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Waiting for U…2!

Eccoli, arrivano, è sold out! La band irlandese torna in Italia, allo stadio Olimpico di Roma, e chiude la leg europea del trionfale 360° Tour apertasi sempre da noi, a Torino, con il fantastico live dello scorso agosto. Bono, the Edge, Adam e Larry suoneranno nella Capitale il prossimo 8 ottobre e non ci sarà occasione migliore per goderseli, a meno che non si sia disposti a volare in Nuova Zelanda per la loro prossima tappa o negli States per il gran finale del 2011.
Cancelli aperti dalle 16.30 aspettando l’evento che inizierà alle 19.30 con la band indie rock statunitense Interpol come special guest. In scaletta, oltre ai più grandi successi, anche i brani di “No Line On The Horizon”, l’ultimo album degli U2 pubblicato lo scorso anno che ha lanciato proprio questo tour mondiale con il primo concerto a Barcellona il 30 giugno 2009.
Un’esperienza avvolgente, fasciante, che stuzzica i sensi, un’esperienza di grande impatto non fosse altro che per la scenografia dominata dal mastodontico palco, ribattezzato “the Claw”, grazie all’originale struttura che assomiglia appunto ad un artiglio.
Il palco e lo spettacolo sono stati creati da Willie Williams e Mark Fisher, già da diverso tempo designer ufficiali del gruppo, conosciuti anche per aver collaborato a storiche produzioni targate Pink Floyd e Rolling Stones.
Gli artigli, in realtà, sono quattro e ancorano al suolo una mega struttura in acciaio alta 30 metri, larga 60 e profonda 40. Al centro, come fosse il corpo, una guglia sospesa tra palco e cielo, che divide la scena con uno schermo ellittico, i cui LED trasformabili (FLX) sono la vera novità tecnologica della struttura. Lo schermo gigante, fornito di più di mezzo milione di pixel, cambia infatti forma e si espande in tutte le direzioni concedendo al pubblico una visuale a 360°. Gli stessi gradi grazie ai quali lo stesso pubblico circonda il palco quando lo stadio lo permette. Un palco aperto, centrale che è giù, nella pancia della struttura, su una piattaforma dotata di ponti rotanti, su cui suona la band.
Cantando a squarciagola “Where the Street Have no Name” e “One” passando per “Magnificent” e “Get on Your Boots”, incantati dagli 888 occhi dello schermo che si aprono e si chiudono su immagini, suoni e parole è facile essere trascinati in una dimensione emozionalmente pervasiva per tutta la durata del concerto.
E se nella tappa di Los Angeles sul palco, assieme ai Black Eyed Peas, è salito Slash, ex chitarrista dei Guns N’ Roses, intonando “Sweet Child o’ Mine”, e nello show di Berlino del 18 luglio 2009 alcuni ragazzi del pubblico sono stati invitati sul palco a suonare “Angel of Harlem” e a Torino la band ha deliziato il pubblico con i due inediti “North Star” e “Glastonbury” cosa succederà a Roma? …Welcome  people, let’s the show begin!

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