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Economia europea, polacchi e tedeschi corrono

La Commissione Europea ha rivisto al rialzo le stime di crescita per l’area euro nel 2010. “Grazie a un primo semestre dell’anno migliore del previsto e agli effetti di parte di tale dinamismo sul secondo, si prevede che nel 2010 il Pil reale crescerà dell’1,7% nell’area dell’euro (una revisione al rialzo di circa tre quarti di punto percentuale rispetto alle previsioni di primavera)”, recita una nota. Bruxelles però ha evidenziato come la situazione si mantenga diseguale nei vari Stati membri, con l’economia tedesca e polacca che stanno facendo meglio delle altre. In particolare l’economia polacca dovrebbe crescere del 3,4% nel 2010 e del 3,7% nel 2011. Lo hanno riportato oggi vari media polacchi, citando un rapporto del Fondo Monetario Internazionale. Le attuali proiezioni rappresentano una revisione al rialzo rispetto alle stime del Fondo di aprile, che prevedevano una crescita del 2,7% nel 2010 e del 3,2% nel 2011. A luglio, l’Fmi aveva poi stimato una crescita del Pil polacco del 3,1% per il 2010 e del 3,5% nel 2011. Ciò permetterà al premier moderato Donald Tusk di mantenere la promessa di riduzione del deficit pubblico sotto il limite del 3% del Pil nel 2013, un anno dopo la scadenza chiesta da Bruxelles. Jacek Rostowski, ministro delle Finanze di Varsavia, presentando in parlamento il progetto di legge finanziaria per il 2011, conferma: “Il deficit dei conti pubblici si situerà al 6,5% del Pil nel 2011, al 4,5% nel 2012 e al 2,9% nel 2013”. Quest’anno il deficit polacco – secondo Tusk – si collocherà tra il 7 e l’8% del Pil. La Polonia è tra i 24 paesi Ue su 27 per i quali la Commissione ha avviato una procedura di deficit eccessivo.

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