Archivio Attualità

MAGISTRATURA INDIPENDENTE PREOCCUPATA DELLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

“Non rispondono all’esigenza di una giustizia piú rapida, disattendono le aspettative dei cittadini, compromettono l’efficienza del processo e la stessa possibilità di rendere giustizia’ gli interventi contenuti nella riforma costituzionale della giustizia. E’ drastico il giudizio di Magistratura Indipendente, la corrente più moderata dei giudici, che condivide perciò la scelta di anticipare al 19 marzo il parlamentino dell’Anm per “valutare ogni adeguata e proporzionata iniziativa”.
“Le proposte in tema di separazione delle carriere tra Giudici e Pubblici Ministeri, di svilimento della obbligatorietà della azione penale, di sdoppiamento e modifica del CSM nella sua composizione e funzionamento, erodono direttamente l’autonomia e l’indipendenza nell’esercizio della funzione giurisdizionale, spostano l’esercizio della azione penale sotto l’influenza del potere esecutivo e vulnerano il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge – affermano il segretario Cosimo Ferri e il presidente Stefano Schirò -. E tutto ciò senza che vi sia una organica e consapevole visione dei delicati equilibri costituzionali coinvolti, delle corrispondenti funzioni di garanzia, della importanza centrale per i diritti di ciascuno e per la coesione sociale del controllo di legalità esercitato dalla magistratura”.
Ma non basta: “è inoltre fonte di grande perplessità la scelta di imprimere un’accelerazione alle riforme della giustizia, anche sul piano costituzionale, in un momento di crisi e tensioni istituzionali, mentre questioni di così alto profilo e di così enorme importanza per i diritti dei cittadini, richiederebbero una riflessione serena e corale”.
Nell’insieme “la complessa, ampia e inedita modulazione delle riforme, il coinvolgimento e la erosione di principi e garanzie di rango costituzionale, la disarticolazione che ne deriverebbe per il funzionamento del sistema giustizia fino a comprometterne la credibilità ed efficacia e la possibilità di garantire un esercizio indipendente della giurisdizione nei confronti di chiunque, impongono – conclude Mi – una urgente e attenta riflessione di tutta la magistratura”.

 

Riguardo l'autore

vocealta