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“Riforme istituzionali, altro che voto agli immigrati”

Nel Pdl, ormai da qualche mese, si discute sulla laicità, sull’integrazione e tante altre delicate tematiche che dividono l’opinione pubblica e accendono il dibattito.
Si rincorrono, in merito, voci continue su possibili interventi del governo e della maggioranza.
Proposte e iniziative – è un dato di fatto – che partono spesso dall’area politica riconducibile al presidente della Camera Gianfranco Fini.
Ma per evitare di fare troppa confusione, alimentata dalle dichiarazioni di singoli esponenti, il presidente dei deputati Pdl, Fabrizio Cicchitto, ha ritenuto opportuno mettere le cose in chiaro: “Su una serie di altri temi, tutti meritevoli di approfondimento e di un confronto all’interno del Pdl, ma che non fanno parte del programma – come cittadinanza, voto agli immigrati per le elezioni amministrative, ora di religione per i mussulmani ed altro ancora – e’ opportuno procedere con la massima cautela, equilibrio e, soprattutto, evitando fughe in avanti promuovendo addirittura intese bipartisan concretizzate con proposte di legge, ancor prima di averne discusso nei gruppi parlamentari e nel partito”.
Sono ben altre le priorità: “Il governo e la sua maggioranza parlamentare – ha affermato Cicchitto – sono impegnati ad attuare nel corso di questa legislatura le riforme istituzionali – superamento del sistema bicamerale perfetto, riduzione del numero dei parlamentari, maggiori poteri per il premier – e la riforma della giustizia – separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, modalità di elezione dei componenti del Csm – che fanno parte del programma su cui il Pdl e la Lega Nord hanno ottenuto nelle elezioni del 2008 il consenso degli elettori”.

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