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Api e Udc insieme per la Bresso

“Con Api si vola”. E’ la frase pronunciata da Casini il giorno della presentazione di Alleanza per l’Italia, il neo-partito di Rutelli. Da quel giorno i due ballano un valzer dell’intesa iniziato con l’arrivo di Tabacci (ex Udc solo apparentemente) in Api. L’unica spiegazione alla mancata fusione tra i due è il piede di Rutelli ancora nella fossa della sinistra. E’ certo però che entrambi credono nel crollo del bipolarismo (idea che ha vacillato nel laboratorio Puglia) per favorire la formazione di un grande centro che raccolga tutti i moderati e i cattolici. “Un centro democratico, riformatore, popolare e liberale, in cui tanti cattolici si trovano a casa loro. Dopo le regionali ci incontreremo con chi ha il coraggio di chiudere la porta alla sinistra giustizialista e alla destra populista e xenofoba”. Le parole di Rutelli cercano di dare un volto e una personalità politica alla neutralità di una posizione di centro. Proprio per questo non sorprende la scelta fatta in Piemonte dove ci sarà una lista unica di centro, a sostegno della Bresso, e in Veneto, a favore di De Poli. Gia questi due, sono la dimostrazione del banco di prova che si trova ad affrontare l’ex sindaco di Roma. Testare quanto il ’nuovo centro’ possa contare in un’alleanza organica di centro sinistra e quanto, invece, sapranno valere da soli. Resta da sottolineare che in Piemonte l’esperimento diventa interessante visto che si tratterà di sintetizzare la cultura di provenienza Udc e quella ex margheritina, rappresentata sia dal cattolico Marco Calgaro che dal laico Gianni Vernetti, e di provare a costruire un centro-sinistra innovativo (da l’Opinione delle Libertà).

 

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