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Moretti e la Bassa Velocità

All’ingegner Moretti va riconosciuto grande impegno e anche diversi successi conseguiti nel tentativo di modernizzare e rilanciare una grande azienda del paese qual è Ferrovie dello Stato.
Tuttavia ci sono episodi di inefficienza, caro ingegnere, che lasciano di stucco. Il 5 gennaio il treno Eurostar City 9799 che collega Torino con Napoli, è arrivato a Roma con oltre mezz’ora di ritardo. Un ritardo inaccettabile per un viaggio che costa 91 euro in prima classe e 63 in seconda classe, inaccettabile perché l’Eurostar City ha sostituito lungo la tratta tirrenica l’Intercity plus senza produrre alcun vantaggio per gli utenti del servizio (costi più alti, medesimi servizi, tempi di percorrenza identici), ma ancor più inaccettabile per l’enorme disagio aggiuntivo che i viaggiatori hanno dovuto subire.
Per ragioni ignote ai passeggeri – il capotreno ha addotto “problemi tecnici in stazione” – si è saputo con almeno quattro ore di anticipo rispetto all’arrivo a Roma che il treno non avrebbe raggiunto la stazione Termini ma avrebbe sostato a Roma Ostiense e da lì avrebbe proseguito per Napoli. Da lì i passeggeri avrebbero potuto raggiungere Termini mediante un’opportuna coincidenza.
Al di là dell’evidente disagio che si è aggiunto al notevole ritardo, al di là che, nonostante l’ampia anticipazione del disagio da parte di Trenitalia, il servizio taxi di Roma Ostiense era palesemente insufficiente a raccogliere un arrivo eccezionale (auspicabilmente unico!) di persone, il caso del 5 gennaio dovrebbe far riflettere: caro ingegner Moretti, episodi come questa sono inaccettabili: squalificano gravemente un’azienda come Fs e fanno dubitare di un’azienda che si propone di far sognare gli italiani con l’Alta velocità e alla prova dei fatti si dimostra incapace di farli viaggiare a velocità contenuta e persino di farli giungere a destinazione.

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