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I filo hamasisti che amano solo l’ebreo dell’Antico Testamento

In questi giorni sul Medio Oriente fioriscono ragionamenti da far accapponare la pelle.

I più suggestivi ruotano intorno al filo-hamasismo che spopola a Sinistra e che trova terreno fertile in un ampio fronte anti-israeliano che vive e lotta nella società italiana da tempo immemorabile. L’Italia, si sa, è il Paese dove tutto è possibile. L’America, in questo senso, ci fa un baffo. Ultima prova ne sia l’archiviazione del fascicolo relativo ad una manifestazione nella quale sono state bruciate bandiere di Israele. Secondo il magistrato, infatti, ‹‹non si configura reato poiché si è verificato l’abbruciamento di un drappo artigianalmente predisposto con un simbolo grafico non riconducibile alla bandiera ufficiale di uno Stato estero››. In sostanza non ci sarebbe reato perché non si è bruciata una vera e propria bandiera, un vessillo doc, ufficiale, ma un drappo artigianale che ne ricordava soltanto simboli e colori.

Fin qui la Piazza e la Procura. E che dire del Bar Sport, cioè delle migliaia di discussioni che una questione importante e drammatica come la guerra in Medio Oriente può alimentare?

L’argomento più frequente è che gli ebrei si comportano come i nazisti. Non ne trovi uno che dica una parola contro Hamas. Sono tutti filo-hamasiani, tutti persuasi del D’Alema-pensiero. Anche i veltroniani. Anche Veltroni. Magari sono gli stessi che meno di un mese fa se la prendevano con la Chiesa, accusata di troppo indulgenza nei confronti dei nazisti nella persecuzione verso gli ebrei. Perché si sa, l’ebreo dell’Antico Testamento e quello della Shoah “fa fino”, quello che difende la propria casa dalla minaccia reale della distruzione è guerrafondaio e, appunto, quasi nazista.

Insomma è ampio il fronte dei filo-hamasiani che si commuovono per Gaza, ma mai per il Tibet o per la Birmania. Attaccano anche manifesti pretenziosi in cui dettano la linea sulla politica estera: “Gaza: Cessare il fuoco, trattare per la pace”. Firmato Pd.

Questi professionisti pacifisti se ne inventano sempre una ma non hanno il senso del ridicolo: chissà che Veltroni non abbia inviato copia degli ultimi manifesti del suo partito al presidente del Consiglio Berlusconi, al ministro degli Esteri Frattini e anche, perché no, al presidente francese Sarkosy, ad Olmert e ad Abu Mazen. Dai filo-hamasiani c’è da aspettarsi di tutto.

In fondo, a modo loro, sanno essere coraggiosi: difendono l’indifendibile a partire dall’assioma inattaccabile che “Hamas ha la rappresentanza del popolo” cosa che giustifica una passeggiata a braccetto con i leader di questo movimento. Perché non rispondere la verità? Hamas è una feroce organizzazione terroristica, ampiamente corrotta, che ha fatto un colpo di stato contro l’Autorità nazionale palestinese; Hamas elimina sistematicamente i palestinesi moderati; Hamas ha nel suo programma la distruzione di Israele contro cui, da mesi, ordina il lancio di missili.

Gli ex filo sovietici, ex filo europeisti, ex filo americanisti obamaniani e oggi filo hamasiani che stanno a Sinistra provino a fare i conti con la Storia, soprattutto con la loro.

 

 

Questo articolo è stato pubblicato anche sul quotidiano Avanti!

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