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La nuova inchiesta di Raul Bova

Il 10 aprile “approda” nelle sale cinematografiche “Sbirri”, film-progetto di Roberto Burchielli, Chiara Giordano e Raul Bova. Partendo dal dramma personale di un padre che perde il figlio per l’improvvida assunzione di una pastiglia di ecstasi, si trova lo spunto per raccontare una delle piaghe che miete più vittime tra i giovani in Italia e nel mondo. Matteo Gatti (Raul Bova) è un impegnato giornalista televisivo ed è soprattutto un padre disperato che intende svolgere un’inchiesta e viene accolto nella Squadra Speziale di Polizia che combatte lo spaccio di droga a Milano. Si tratta di un viaggio trasversale nel mondo dei giovani, inquadrato da un doppio punto di vista: quello di un padre che ha perso un figlio e capisce i propri errori e quello di chi giorno per giorno combatte lo spaccio. Tutte le operazioni di polizia sono vere: sono autentici e vissuti in presa diretta interrogatori e arresti; Raul Bova ha vissuto per un mese, camuffandosi, con il nucleo speziale di Polizia. La novità è il linguaggio innovativo, diretto ai giovani, che inserisce nella realtà documentale l’improvvisazione degli interpreti che, senza copione, raccontano i sentimenti dei loro personaggi. Punto focale del film è l’ammirazione per la vita dei poliziotti, eroi normali, che quotidianamente mettono a rischio la loro vita per combattere il crimine, per salvare i giovani.

 

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