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La luna e i falò

Anguilla narra la sua vita, il suo viaggio in America nel dopoguerra, la sua fuga dalla campagna alla ricerca di un completamento dell’esistenza, e poi il ritorno nel suo paese con la voglia di recuperare le radici. E tutto sembra essere cambiato, la delusione è forte, l’Italia incomincia a perdere la solidarietà e i valori che la guerra ha suscitato, la fierezza della civiltà contadina, lontano dalla contaminazione dell’utilitarismo.
Scompare la bellezza del riconoscersi come compagni, non per forza legati alle logiche del partito comunista, ma come denominatore comune di tutti coloro che appartengono ad una umanità spontanea e limpida. Anguilla si lascia guidare dal suonatore e falegname Nuto, il quale cerca di far rivivere al protagonista narrante i Luoghi della Langhe, facendo risorgere gli amori.
LA delusione è in ogni caso forte, e la nostalgia per un mondo che non c’è, si fa sempre più concreta, amplificata dalla velocità dell’esistenza, e tutte le inquietudini confluiscono nel protagonista, ma anche in Cesare Pavese. Il mondo delle Langhe non è più puro e non si presenta come alternativa alla società americana che il protagonista conosceva molto bene.
Le Langhe sonora un piccolissimo vagone di un treno che corre sui binari di una “umanità” che ha preferito riscattare il proprio disagio soltanto dalla prospettiva economica e non dalla più importante e sicuramente più difficile prospettiva culturale.
Pavese presentandosi come uno dei più importanti intellettuali e scrittori del novecento, dichiara esplicitamente in questa opera il suo disagio espresso la condizione di inadeguatezza che si legge nelle parole di Anguilla.
Nella Luna e i falò si annuncia la fine di un chiaro impegno intellettuale: quello antifascista e negli anni cinquanta quando ormai il fascismo è superato almeno nella sua componente istituzionale, si cerca di spostare la lettura verso una condizione decisamente più intimista. La politica che è diventata per Pavese una passione, un credo, non ha più la forza per reggere le sue tremende crisi depressive che da molto tempo lo dilaniavano.
E il suo suicidio sarà in parte una morte annunciata.
 
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