Della querelle tra il resuscitato “Il Giornale” e “Avvenire” senza dubbio ne potrebbero trarre vantaggio tutti, questa volta sembra incredibile a dirsi, ma potrebbero vincere anche i cittadini.
In che modo? Semplice, scegliendo di stare dalla parte giusta: e qui viene il bello.
L’homo italicus preferirà infatti rifugiarsi tra il ventoso colonnato vaticano o si ribellerà in difesa del voyeurismo mediatico dilagante?
Se da una parte troverebbe conforto nei familiari, per quanto ormai poco praticati, precetti cristiani, dall’altra avrebbe finalmente l’occasione di spazzare con un ultimo colpo di spugna anche i più antichi pudori, lasciati fino ad ora lì a traballare, un po’ per reale rispetto un po’ per timore.
Caro italiano, abbi fede! Fede in te stesso! Hai dalla tua i numeri: 7.915.000 spettatori televisivi durante la proclamazione del vincitore del Grande Fratello 9 contro gli “appena” 2.121.000 in occasione della Santa Messa tenuta a San Giovanni Rotondo lo scorso 16 giugno dal Santo Padre.
Insomma sig. Italiano, sentiti libero di scegliere, ma sii coerente!
Redimiti e smetti di versare ogni domenica 1 € nel cestino delle elemosine e tonnellate di testosterone il pomeriggio di fronte al televisore, scegli una delle due e attacca chi fa la morale solo quando è toccato nell’intimo, sii migliore di molti dei tuoi precettori.
Oppure togli la maschera del buon cristiano per non offendere chi davvero lo è, sii figlio solo dei tempi e prendi tutto, arraffa a più non posso a destra e a sinistra, (da questa parte fai attenzione nelle scorribande, potresti imbatterti nel “Gran Maestro protettore del Tempio” San Travaglio, il più Giusto dei Giusti, pronto a bacchettarti dall’alto del suo colle immacolato), cancella morale collettiva, spiritualità e pudore, sii per una volta fondamentalista in qualcosa, fosse anche del niente.
Insomma Italiano, hai finalmente l’occasione di ribellarti come mai prima, le carte sono tutte scoperte: informazione, politica, fede. Italiano, Facciamo la Rivoluzione! Cambiamo faccia al Paese, trasformiamolo in un feudo Vaticano, abbandoniamo i falsi miti di ricchezza e piacere, salpiamo da questa “terra di mezzo”, (mezzo moralismo, mezzo piacere, mezza fede), strappiamo dalle pagine di grammatica i verbi condizionali e votiamoci all’indicativo.
Oppure togliamo l’insegna sbiadita “Bel Paese” in favore di quella luminosa “Il Paese dei Balocchi”, facciamo carta straccia delle leggi Merlin e sulla privacy, sostituiamo in ogni pubblica piazza le statue marmoree con donnine e bell’imbusti in carne ed ossa, costruiamo palazzi interamente di vetro uno di fronte all’altro e andiamoci a vivere. Saremo liberi, sapremo tutto, avremo sempre qualcosa da fissare, finalmente guarderemo solo fuori!
Dai piccolo grande uomo italico non perdere “l’ Occasione”. Non rimanere a centro strada, dipende da te! Tutti gli interpreti in gioco purtroppo, per quanto tengano toni accesi e attizzino i carboni, continuano a non discostarsi dalle rotaie del condizionale, della “terra di mezzo”. Italiano sii uomo, anzi maschio: facciamo “Una” rivoluzione!
Ahimè è già domani.