Archivio di Spettacolo

Il nuovo Natale di Robert Zemeckis

Gli spiriti del passato, del presente e del futuro riusciranno a convincere il vecchio Scrooge? Riusciranno, in un fantastico e suggestivo viaggio, – che si muove tra i ricordi e tra le ombre di una vita segnata dall’egoismo e dall’avarizia, dall’ossessione dei beni materiali e dalla solitudine della ricchezza – ad indicargli  la via giusta nella magica notte del Natale? La risposta è scontata. Ma non importa.
Il finale, troppo facile da immaginare, non guasta il tragitto del film e dell’uomo costretto a rivivere se stesso in una serie avvincente di avventure, rese ancora più attraenti e spettacolari da un’innovativa tecnica cinematografica che avvicina il grande schermo alla platea. Il pubblico è in pratica catapultato dentro una storia veloce e gradevole. E il fascinoso contesto ottocentesco viene esaltato dai miracoli delle nuove tecnologie.
L’opera di Robert Zemeckis, già autore di successi come Ritorno al Futuro e Chi ha incastrato Roger Rabbit, è tratta dal celebre Canto di Natale di Charles Dickens.
Stavolta i buoni sentimenti passano quasi in secondo piano. La morale, che ovviamente c’è e si vede, viene comunque superata dall’azione, dagli effetti speciali e dalla straordinaria capacità espressiva delle immagini e dei personaggi.
A Christmas Carol è l’ideale per tutti quegli adulti che da anni indecifrati non vedono più film ambientati nel magico mondo del Natale. E possono essere quindi sedotti da questa favola cinematografica del terzo millennio, più simile ad un prodotto fantascientifico che ai classici e gloriosi  Disney.  
I più piccoli, invece, apprezzeranno meno l’irruenza e la dinamicità di alcune scene. Ma non è una certezza: forse anche loro, nati in piena epoca digitale, potrebbero preferire le eccitanti avventure di Scrooge alla dolcezza dell’eterno Pinocchio.

Riguardo l'autore

vocealta