Archivio di Spettacolo

Grazie NILLA!

Grazie Nilla, ti dobbiamo molto! Chissà se Nilla Pizzi, nel 1951,  si immaginava di essere stata la prima vincitrice, di quello che oggi, a distanza di 58 anni,  è il più importante evento spettacolare (ma di sicuro non più musicale) italiano.
Quell’anno i partecipanti al festival di SanRemo (trasmesso solo per radio) furono tre: Achille Togliani, Duo fasano e Nilla Pizzi che vinse con “Grazie dei fiori”; da quel momento in poi, il cosiddetto festival della canzone italiana, ha vissuto un’ascesa verticale e vivendo anche momenti di seria difficoltà, e purtroppo, in un caso, anche di grave drammaticità (il suicidio di L.Tenco nel 1967), la kermesse è riuscita comunque nell’impresa di trattenere a sè  quel forte potere magneti-co che ancora oggi , nonostante un oggettivo, sensibile, calo della qualità musicale, la rende ancora uno dei programmi più seguiti della televisione italiana (nel 2008 la serata finale fece 9 milioni 640mila spettatori).
Sotto un punto di vista musicale il Festival ha saputo alternare momenti di altissimo livello, basti pensare che gli artisti con più vittorie sono: Claudio Villa e Domenico Modugno con quattro medaglie d’oro a testa, o basti ricordare che in tempi più recenti, nel 1997, il padre-padrone del Festival, l’onnipotente Pippo Baudo (leader dei conduttori con 13 presenze), portò sul palco dell’Ariston il signor Bruce Springsteen, in una indimenticabile versione chitarra, armonica e voce, del singolo da poco uscito e già di successo mondiale “The ghost of Tom Joad”….a momenti, invece, musicalmente quasi comici  (ogni riferimento ai Jalisse è puramente casuale). Ancora più comici se si pensa che questi due eventi accaddero proprio nella stessa edizione.
Da un punto di vista televisivo, oggi, la rappresentazione canora nel senso stretto del termine è annientata dal pre e dal post gara, momenti che tentano di soddisfare l’insaziabile e un pò isterica voglia di litigio, a cui gli italiani non riescono proprio a rinunciare.
Mina e Battisti non lo vinsero mai, artisti della levatura di Celentano, Vasco Rossi e Zucchero con brani che poi sono diventati storia della musica italiana furono presi a pesci in faccia; ma é proprio nella sua innata contraddizione che é custodito il segreto della straordinaria longevità del Festival, e quindi avanti così, con più di attenzione alla musica.

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