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E alla fine arriva Tremonti: “Non aumenteremo le tasse”

E parlò Giulio Tremonti. Dopo i fatidici “tagli”, che hanno monopolizzato in queste ore il dibattito, il ministro dell’Economia è uscito finalmente allo scoperto: “È ora di ridurre effettivamente il peso della mano pubblica”.
Ridurre del 5% lo stipendio dei politici? “Mi viene da sorridere. Per me è solo un aperitivo”, ha affermato nel corso della conferenza stampa seguita alla riunione dell’Ecofin a Bruxelles.
“L’area della spesa pubblica è talmente ampia – ha poi rassicurato Tremonti – che può essere ridotta senza produrre un effetto recessivo”.
Poi sulle pensioni: “Abbiamo il sistema previdenziale più stabile d’Europa”. Non ci saranno quindi stravolgimenti del sistema.
“Non aumenteremo le tasse e non ci saranno interventi sui più deboli”, ha puntualizzato. “Non metteremo le mani in tasca ai cittadini,  ma ridurremo la spesa pubblica lì dove è meno produttiva e dove non ha un effetto recessivo”.
Tenendo a precisare che “dovranno preoccuparsi solo i falsi invalidi e gli evasori”. 

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