Il Centro Aiuto alla Vita di Roma festeggia oggi il suo decennale. Dieci anni a strappare alla morte bambini destinati ad essere grattati via da un aborto chirurgico. I volontari romani del Centro di Aiuto alla Vita – oggi guidati dall’instancabile Giorgio Gibertini – ne contano 226. Duecentoventisei bambini – di età compresa tra gli 8 anni e pochi mesi – che oggi vanno a scuola, tifano Roma o Lazio, o che sono ancora a casa, accuditi dalla loro mamma, non sempre italiana, che li cresce con amore, superando non poche difficoltà. Il centro di Aiuto alla vita Eur S. Eugenio (Cav) nasce a Roma dieci anni fa su desiderio e promozione di Don Nicola Mariangeloni (cappellano coordinatore Ospedale S. Eugenio). In poco tempo Don Nicola mette insieme un bel gruppo di volontari che cresce ogni giorno di più, tanto che il Parroco di Spirito Santo concede loro il permesso di usare i locali parrocchiali. L’anno decisivo è appunto il 1999, quando i volontari del nascente Cav sono spesso chiamati dai medici anestesisti che in ambulatorio visitano quelle donne in procinto di affrontare l’intervento di aborto. Successivamente i fondatori sentono l’esigenza di radicare il Cav sul territorio dell’Eur, coinvolgendo alcune parrocchie vicine, qualche Istituto Religioso e altre realtà locali. Da lì la necessità di reperire una sede esterna all’Ospedale, possibilmente a basso costo, perché l’alloggio dei cappellani e la Cappella Ospedaliera erano inadeguate a ricevere gestanti per colloqui con psicologi o con le volontarie. La Provvidenza consente che i volontari pro Vita trovino un appartamento al piano terra di un palazzo in via Quasimodo 113B, dove il Centro di Aiuto alla Vita si trova tuttora. La sede – inaugurata e benedetta da monsignor Rino Fisichella – fu determinante per lo sviluppo e i successi dell’associazione.Nel giugno del 2000 intanto è eletta presidente la Miranda Lucchini che, grazie all’esperienza maturata come dirigente amministrativo della Asl Roma C – trasformò in pochi anni il Cav nascente in una struttura di grande serietà professionali nonché di importanti collegamenti con molte strutture pubbliche e private di Roma e con le fondazioni bancarie. Dal 2000 in poi l’attività è andata crescendo. Pochi mesi fa, il 12 gennaio 2009, Miranda Lucchini affida le sorti del Centro di Aiuto alla Vita al trentasettenne Giorgio Gibertini, dal 1989 volontario pro Life e stretto collaboratore del parlamentare Antonio Palmieri.Gibertini, nel suo programma di insediamento, ha focalizzato l’attenzione su alcune iniziative future, fermo restando il rafforzamento dell’esistente: ricerca di una sede più grande, corso per diventare volontari del Cav, aiuto psicologico specializzato sul post aborto, convegno sul comunicare vita, monumento ai bambini non nati in un cimitero di Roma, ruota degli esposti in Roma.Nei dieci anni di attività del Centro di Aiuto alla Vita di Roma (1999-2008) sono ben 226 i bambini venuti alla luce e 303 le mamme assistite. Sono 36 i bambini nati nel 2008. Potremmo dire che quasi 2 bambini al mese nascono per merito dei volontari del CAV ed il numero è in costante ascesa. Ma il Centro assiste le mamme prima e dopo il parto. Nel 2008, grazie al CAV, 3 mamme hanno trovato un alloggio in una casa di accoglienza, 9 sono state assistite socialmente, 56 mamme hanno usufruito di un sostegno psicologico e morale continuo da parte dei volontari, 13 hanno trovato l’assistenza medica di cui avevano necessità, 45 di loro sono state aiutate in natura e in denaro e 17 hanno si sono avvalse dei contributi del Progetto Gemma. Insomma, un successo che si misura ogni giorno in vite umane, ovvero ciò che di più prezioso esiste al mondo.