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Copernico, funerale con quattro secoli di ritardo

La Chiesa ha concesso un’onorata sepoltura ai resti del padre dell’eliocentrismo, morto nel 1543 in odore di eresia.
Niccolò Copernico, nome italianizzato di Nikolaj Kopernik, attendeva dall’anno della sua morte, il 1543, una sepoltura con la benedizione della Chiesa. La bara, con i resti umani del celebre astronomo polacco che cambiò radicalmente la concezione del cosmo mettendo al centro del nostro sistema il Sole, è stata posta in un sarcofago sotto l’altare della basilica di Frombork, nel Nord della Polonia, dopo una solenne cerimonia presieduta dal primate, arcivescovo Jozef Kowalczyk. Nel suo discorso l’alto prelato ha, tra le molte cose, evocato la condanna del 1616 di papa Paolo V, deplorando gli «eccessi di zelo dei difensori della Chiesa».
Va altresì detto che l’identificazione delle spoglie dell’autore del De revolutionibus orbium coelestium è stata possibile grazie all’analisi del Dna di un capello trovato a Uppsala, in Svezia, all’interno di un libro che faceva parte della sua biblioteca e che egli aveva sicuramente consultato in più occasioni. Dopo che cinque anni or sono furono rinvenuti i suoi resti, anche i criminologi, basandosi sul cranio, ne hanno ricostruito la faccia, la quale non contrastava con i dipinti d’epoca che lo raffiguravano. Pur essendo canonico di Frombork, Copernico fu sepolto in una tomba priva di iscrizione in fretta, furia e silenzio.
I funerali si sarebbero potuti celebrare allora ma le idee dello scienziato, messe in circolazione attraverso un estratto, il Comentariolus, causarono perplessità e anche in figure come Martin Lutero, decisamente lontano dalla Chiesa cattolica. L’astronomo al contrario non vedeva implicazioni contrarie alla Bibbia, prova ne sia che  scrisse il De revolutionibus dedicandolo al papa!
Le procedure per questa seconda e riabilitante sepoltura sono cominciate in febbraio, allorché le spoglie dell’astronomo vennero portate a Torun, in Pomerania, la città dove nacque nel 1473. Poi la bara fu ospitata nel castello di Olsztyn dove lo stesso Copernico, tra il 1520 e il 1521, guidò la difesa contro i cavalieri dell’Ordine Teutonico; quindi il corteo funebre ha attraversato diverse località della regione di Warmia, legate all’attività dello scienziato, prima di giungere a Frombork. La Chiesa oggi accoglie questo suo figlio senza riserve. I resti del grande scienziato sono ora conservati in una tomba di granito nero, sulla quale è stata incisa una rappresentazione del suo modello di sistema solare.

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