
Clandestini, respinti, corpi straziati tra le acque del mediterraneo. Il consorzio connecting people non vuole assistere in silenzio a questa rappresentazione da guerra del fenomeno immigrazione in Italia. Per connecting people la vera questione e’ l’integrazione. Ne’ clandestinità ne’ sicurezza ma integrazione.
Così è nata l’idea di promuovere alcune ricerche nei territori dove gestiamo i CIE e CARA, con l’obiettivo di oltrepassare barriere, diffidenze e paure, di lavorare per costruire ponti piuttosto che innalzare muri. La prima ricerca, condotta a Gradisca d’Isonzo, con lo strumento della ricerca-azione ha inteso analizzare, a partire dalle rappresentazioni, il rapporto che si stabilisce tra migranti, popolazione locale e Istituzioni territoriali, mentre per la seconda, che si è sviluppata anche nei territori di Brindisi e Cagliari, è stato utilizzato lo strumento della narrazione come dispositivo in grado di raccogliere le modalità attraverso cui la migrazione viene esperita e riorganizzata nel vissuto dei cittadini e sono stati realizzati dei laboratori sulle narrazioni. Tra il materiale raccolto, sono state analizzate 630 storie attraverso l’approccio etno-sistemico-narrativo, gli studi sulla struttura della fiaba e le ricerche realizzate nell’ambito della narrazione. I risultati di queste ricerche saranno presentati venerdì 30 ottobre 2009 dalle ore 9 presso la sede di Confcooperative in Roma alla presenza di Monsignor Domenico Sigalini, Toni Mira di Avvenire, le parlamentari Sbai e Turco ed il prefetto Morcone. Programma completo su www.connecting-people.it