Dichiarazioni, smentite, frasi di solidarietà e di accusa. Reazioni insomma. Manifestate da gente autorevole e meno autorevole, da comuni cittadini e da rappresentati della politica. Comunque reazioni. Sangue che bolle nelle vene. Sentimenti che fuoriescono dalle menti della gente. Tutto ciò che non è indifferenza è la più pura manifestazione dell’istinto accompagnato dalla ragione (quest’ultima purtroppo non è caratteristica di tutta la fascia politica). Eppure c’è chi non ha reagito. Chi non ha manifestato alcuna reazione. Chi non ha avuto lo slancio istituzionale di manifestare rammarico per l’evento accaduto.Tra questi: Santoro, Travaglio e Gomez. La triade della supposizione, gli accusatori cronici, i giustizialisti della patria. Ma anche i garantisti della giustizia e del rispetto per la democrazia. Eppure queste persone non hanno dimostrato fino ad ora un segno di rispetto per l’attentato alla IV carica dello Stato.Qui non parliamo del personaggio come individuo, ma del rappresentante del nostro Paese ed ognuno di noi, in quanto cittadino italiano, dovrebbe dimostrare solidarietà verso l’Italia e chi la rappresenta.
Ci possiamo permettere di pensare che chiunque non dimostra rammarico per quanto accaduto al Presidente del Consiglio non merita di essere definito cittadino italiano? Finchè le Istituzioni rappresentano l’Italia con il volere del mandato popolare e costituzionale penso proprio di sì.
