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Assassinio politico in Polonia?

Una persona è stata uccisa e un’altra è rimasta ferita nella città di Lodz durante l’attacco di un uomo armato avvenuto ieri presso il quartier generale del partito di opposizione polacco PiS (Legge e Giustizia), guidato dall’ex primo ministro Jaroslaw Kaczynski. Un portavoce della poliza ha riferito che l’attentatore ha fatto irruzione nella sede del centro e ha sparato più volte contro un dipendente. La vittima Marek Rosiak, assistente dell’europarlamentare Janusz Wojciechowski, è morto sul colpo. L’aggressore ha quindi ferito con un coltello un altro uomo. L’attentato sembra avere matrice politica. In un appello dopo l’attentato, il premier Donald Tusk (leader di Piattaforma Civica) ha invitato la nazione a ‘controllare le emozioni’ e non cadere in provocazioni in vista delle amministrative a novembre. Il leader del Pis, l’ex premier Jaroslaw Kaczynski, gemello del presidente Lech Kaczynski morto nell’incidente aereo del 10 aprile scorso a Smolensk, in Russia, addossa invece la responsabilità dell’attentato al partito del premier, Piattaforma Civica (Po). L’autore dell’attentato, agli arresti, sarebbe un ex tassista di Czestochowa. La vittima  Marek Rosiak, assistente dell’eurodeputato del Pis, Janusz Wojciechowski. L’uomo accoltellato è ricoverato in gravi condizioni in ospedale. Secondo le prime ricostruzioni, la matrice dell’aggressione sarebbe politica: a quanto indicato dalla polizia, l’attentatore nell’interrogatorio ha ripetuto più volte che voleva uccidere Kaczynski, e altri simpatizzanti del suo partito conservatore. ‘Quello di oggi e’ uno dei momenti più tragici della nostra politica’, ha detto Tusk, augurandosi che si tratti di un ‘gesto isolato’ che non abbia emulatori. In una prima reazione, Kaczynski ha invece accusato Tusk e il suo partito Piattaforma Civica di condurre da molto tempo una ‘grande campagna di odio’ contro il Pis. ‘Noi lotteremo affinché in Polonia torni la democrazia e che cessi questa follia che osserviamo da un paio di anni nella vita politica sotto governo del Po’, ha attaccato Kaczynski. In realtà, considerato il profilo moderato del partito del premier Tusk e del Capo dello Stato Komorowski, è assai difficile pensare ad una campagna d’odio nei confronti del partito di estrema destra Legge e Giustizia che, anzi, si è reso protagonista nel tempo di numerose iniziative dure e talvolta provocatorie. È più probabile che si tratti soltanto di un gesto isolato.

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