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Virtuosismi extraelettorali: i fratelli De Romanis sventano persino un borseggio

Scritto da vocealta

Non bastava la scommessa di una candidatura a detta di molti “difficile”. La posta in gioco è stata ed è tuttora alta: un giovane che sfida i “big” del partito. Un giovane cui sono stati negletti i finanziamenti e le cui risorse sono derivate esclusivamente dalla buona volontà e dalla disponibilità dei suoi più cari amici, che in questi giorni hanno vissuto giorno e notte nei paraggi del Comitato elettorale, in via Servio Tullio. Non solo, è evidente, un impegno fuori dal comune, per spalleggiare le ostilità e combattere i numerosi colpi di scena che hanno movimentato la campagna elettorale in questi giorni. Ma anche un impegno che va oltre gli intenti.

Venerdì 29 maggio, infatti, di fronte alla sede del comitato, proprio davanti ai loro occhi increduli, Carlo e Filippo De Romanis hanno assistito a un tentato borseggio da parte di due extracomunitari, un boliviano e un ecuadoriano, che si accingevano a scippare una donna sui trentacinque. Virtuosismi extraelettorali, dunque, perché i De Romanis non sono rimasti inerti, come l’ordinaria prudenza avrebbe raccomandato, ma hanno iniziato un inseguimento dei malviventi, evitando qualsiasi colluttazione grazie alla tempestiva consegna alle forze armate che si trovavano nei paraggi, la scorta del Ministro di Giustizia dell’amministrazione Obama, Eric Holder. Si è poi proceduto all’arresto.

Se la prontezza e l’efficienza con cui si è sventato un attacco di microcriminalità possono servire come metro di giudizio per eventuali condotte future dell’auspicabile eurodeputato Carlo De Romanis, non resta che attendere fiduciosi nella sua elezione, certi che un tale impegno sarà mantenuto anche una volta varcate le porte di Bruxelles.

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