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Un santuario nel cuore di Roma

Chi scommetterebbe nell’esistenza di un santuario mariano nel pieno centro di Roma? A pochi passi da palazzo Chigi e Monte Citorio, al principio della salita del Tritone si trova la bella chiesa di Santa Maria in Via. La chiesa che fa da cornice a largo Chigi custodisce l’effige della Madonna del Pozzo, chiamata così perché emerse dall’acqua di un pozzo, che stava esondando una notte del 1256. Il dolce e materno volto di Maria dipinto su un pezzo di lavagna o di silice sarebbe opera di un artista di scuola romana del XIII secolo. I padri dell’ordine mendicante dei Servi di Maria, che la custodiscono dal 1512, quando fu loro affidata da Leone X, l’hanno posta nella parete principale della cappella a lei dedicata e alla quale si affacciano ogni giorno un gran numero di persone per bere un sorso d’acqua dell’antico pozzo e, magari, recitare una preghiera. La cappella, nel 1256, era una stalla adiacente all’antico edificio di Santa Maria in Via, la cui presenza nella zona è attestata già nel X secolo da una bolla di papa Agapito II. Ed è lì che si compie il miracolo, è da lì che emerge l’immagine della Vergine. Nella tradizione cristiana il culto dell’acqua che rinfranca lo spirito non è per nulla marginale, basti pensare al Vangelo e all’episodio della Samaritana che incontra Gesù presso il pozzo di Giacobbe. Un giorno Cristo – stanco per il viaggio – le chiese da bere dell’acqua, poi i ruoli si invertirono per quella “sete natural che mai non sazia / se non con l’acqua onde la femminetta / samaritana domandò la grazia” (Purgatorio XXI, 1-3): “Signore, gli disse, dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete”. (Gv 4, 15). “Quella samaritana presso il pozzo – osserva sant’Agostino – sentì che il Signore aveva sete, e fu saziata da Colui che era assetato”. In quasi otto secoli di storia grazie e benevoli rinfrancamenti sono zampillati senza sosta dalla sorgente di Santa Maria in Via: piccoli e grandi miracoli quotidiani realizzati grazie alla Madonna degli assetati, secondo chi ha il dono della fede. Per gli altri, invece, entrare nella casa del Signore e ammirare la Madonna del Pozzo è comunque semplice. Come bere un bicchier d’acqua.

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