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Super finale nella “Casa della Falce e Martello”

“I comunisti non esistono più, perché ti ostini a citarli? Perché il tuo capo del governo ancora ne parla?” Sono sempre più frequenti questi commenti che vengono ‘postati’ sul mio blog o sul mio profilo di facebook.
Un mio caro amico di sinistra prova ogni tanto a farmi cambiare idea, spiegandomi che ormai i tempi di Pajetta sono finiti da un pezzo. Purtroppo devo constatare che il comunismo in Italia esiste, eccome. Nonostante la metamorfosi che trova sponda in una nomenclatura rinnovata, nonostante un recente congresso che ha celebrato più la fine di qualcosa che l’inizio di un’altra. Troviamo oggi correnti, aree, gruppi organizzati; dopo la bolognina ognuno per fatti suoi, ognuno convinto di essere l’erede di Amendola o Togliatti.
A condendersi il titolo “comunista” ci sono 2 movimenti politici: ‘Sinistra e Libertà’ e il ‘Partito della Rifondazione Comunista’ di Ferrero, riuscito nell’impresa di federare alcuni partitini minori (Pdci-Socialismo 2000-Lavoro e solidarietà).
Se chiediamo al popolo della rete se esiste ancora la sinistra comunista in Italia, troviamo queste risposte: “Ma no, è un fantasma di Silvio Berlusconi, la falce ed il martello non si leggono più”, “i segni si sono sbiaditi nel tempo, ora c’è la sinistra e basta”, “Macché comunisti, ci sono i nuovi fascisti”… I blogger impazzano sulla rete.
Eppure vi dico che un rantolo di comunismo in Italia c’è, ed è riuscito anche a trovare finalmente un filone logico e un po’ più chiaro. Ma meno originale e molto inflazionato: l’odio. Eh sì, perché su questo tema i comunisti sfruttano la scia di un personaggio che prima l’odio lo ha seminato, e poi ne ha raccolto i frutti: sempre lui Antonio Di Pietro, un modello da studiare ormai come la Lega Nord.
Ai comunisti questo non va giù e da separati nella “Casa della Falce e Martello”, ce la mettono tutta per ottenere la giusta visibilità che servirà per vincere il premio finale e riscattare il “ratto delle sabine” messo in atto dall’Italia dei Valori (che cresce nei sondaggi scavando nell’elettorato ‘rosso’). Oggi in pole position per la vittoria nella “Casa” c’è Paolo Ferrero, anima del Prc.
Ecco la rincorsa di Ferrero, segretario del Partito della Rifondazione Comunista, alla conquista della vittoria finale:
4 DICEMBRE – alla vigilia del No-B Day
… Forse il premier Berlusconi e’ colluso con la mafia, come sta dicendo in queste ore il pentito Spatuzza, di certo sta impoverendo l’Italia …
11 DICEMBRE – dopo la deposizione pentito Spatuzza
… Le più recenti posizioni del presidente del Consiglio, che minacciano di travolgere l’equilibrio tra i poteri costituzionali della Repubblica, delineano una vera e propria crisi istituzionale. Ha ragione il presidente Napolitano: siamo di fronte ad un ‘violento attacco contro fondamentali istituzioni di garanzia’ …
12 DICEMBRE – durante la commemorazione strage di Piazza Fontana
… Alla commemorazione sono stati giustamente fischiati i vari esponenti della destra che ha portato un piduista al governo. Una destra che ha al suo interno importanti esponenti di quel neofascismo responsabile della strage e più di un contatto con quei corpi deviati dello stato che hanno sempre impedito di fare luce sulle responsabilità …
13 DICEMBRE – poche ore prima dell’attentato al Premier
… Per sconfiggere Berlusconi e per cambiare la legge elettorale siamo disponibili ad allearci anche con il diavolo. Il disegno eversivo di Berlusconi va fermato e per questo occorre l’unità di tutte le forze democratiche. Non basta però sconfiggere Berlusconi nelle urne, è necessario estirpare l’attuale legge elettorale che ne rafforza enormemente il potere permettendogli di controllare a bacchetta tutti i suoi parlamentari e di gestire su posizioni eversive un consenso più moderato. Il bipolarismo in Italia sta aprendo la strada al fascismo, occorre superarlo e con esso la seconda repubblica attraverso una legge elettorale proporzionale.
17 DICEMBRE – commentando le prove di dialogo tra maggioranza e opposizione
… Chiedo al Pd, a nome della Federazione della Sinistra (Prc-Pdci-Socialismo 2000-Lavoro e solidarieta’), di cui da oggi sono stato nominato Portavoce, di non fare ‘inciuci’ con una destra eversiva, razzista e anti-costituzionale come quella oggi al governo su presunte ‘riforme'”.
19 DICEMBRE – commentando le proposte di dialogo sulle riforme
“L’idea di fare le riforme costituzionali con Berlusconi e’ come dare un asilo nido in gestione al cosiddetto mostro di Marcinelle”… “Berlusconi e’ interessato soltanto alla propria impunità, perciò è inverosimile qualunque sincera ipotesi di riforma”.
Ferrero nel mese di dicembre con queste dichiarazioni si è conquistato la finale nella “Casa della falce e martello”. Ma occhio, perchè è entrato un nuovo concorrente, un cavallo di troia molisano…
Un consiglio a Paolo Ferrero per vincere il torneo:
Caro ex Ministro, ex deputato, ex pacifista Ferrero, il leader dell’odio c’è già, ed è Antonio Di Pietro. Potreste mai vincere contro uno che semina odio dal tempo dei tempi e che richiama i suoi alla denigrazione ed alla violenza fischiando come stesse al pascolo (in diretta ad ‘Annozero’ del 17 dicembre)? Caro Ferrero è una partita persa! Meglio richiamare al vostro passato più recente e accodarvi ai girotondini.
Piuttosto, che fine ha fatto il popolo della pace, quello delle bandiere colorate, quello che cantava “peace and love?”… ah già, mi scusi Ferrero, anche quello glielo ha rubato Di Pietro tingendolo di viola.
Ma allora, questo partito comunista della rifondazione, cosa offre alla politica di oggi? Non può mica andare avanti solo a forza di ‘no’: No Dal Molin, No Ponte, No Tav, No Cav! Anche perché Di Pietro prima o poi vi scipperà anche quello e uscirà vincitore dalla”Casa della Falce e Martello”… Ma non si preoccupi Ferrero, quello non conta più di tanto, conta poi vincere le elezioni …..?!

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