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Stelle del Sud

Il Meridione che vince è il protagonista assoluto dell’ultimo libro di Michele Guerriero, direttore generale dell’agenzia stampa il Velino ma, per una generazione di giovani, indimenticabile pivot degli incontri annuali dei giovani del centro destra nel convento toscano di Vallombrosa.  Guerriero è un puro sangue pugliese, quindi conosce bene il Sud che funziona, ma colleziona nel suo volumetto casi di eccellenza sparsi anche in  Basilicata, Calabria, Sicilia, Campania.
Ciò che convince dei ragionamenti di Guerriero è che sono fatti per scrivere la parola fine a decenni di meridionalismo piagnone. Nella prefazione, Pellegrino Capaldo scrive in proposito: ‹‹Il Sud non ha più bisogno di una specifica politica economica, né – come si diceva una volta – di interventi addizionali››. Del resto gli ‹‹interventi addizionali››, elargiti dallo Stato centrale dall’Unità d’Italia ad oggi, hanno fatto male e non bene al Meridione come ha dimostrato uno studio presentato dal comitato economico sociale della Fondazione Craxi nel novembre scorso.
Nello studio, firmato dagli economisti romani Ernesto Felli e Giovanni Tria, si ricorda come dal 1861 ad oggi il reddito di un lavoratore del Sud sia diminuito e non aumentato rispetto ad uno del Nord.
Il Sud dunque, come suggerisce nel suo bel libro Michele Guerriero, non va aiutato ma liberato, consentendo alle sue migliori esperienze di contaminare in modo virtuoso il resto della società. Per fare questo non occorrono investimenti a pioggia ma, come scrive l’autore, puntare su ciò che serve al Sud: più sicurezza, chiedono gli imprenditori campani e calabresi. E poi, come scrive l’autore, c’è l’eterno problema della classe dirigente, della sua responsabilizzazione, del suo rinnovamento.
Il federalismo può rappresentare la soluzione di questo problema. Federalismo significa recupero di trasparenza ed efficienza, ciò che occorre a tutte le amministrazioni locali, del Sud ma anche – vivaddio – del Centro e del Nord Italia.
Altrimenti, anche l’oro nero di Lucania di cui scrive Guerriero va a farsi benedire.
L’autore si assume anche l’onere di sfatare falsi miti: pensate che il problema dell’immigrazione sia avvertito solo al Nord? E qual è, allora, la città che condivide con Prato il tema della coesistenza con una numerosissima comunità cinese? Matera. Matera, avete letto bene.
E come nasce il miracolo di Gioia Tauro? Per sbaglio! Ma – questa è la tesi di fondo di Guerriero – gli esempi eccellenti, anche se frutto del caso, devono indicare le nuove rotte per far ripartire il Sud. Non solo nella già forte dorsale adriatica che va dal Friuli al Veneto, dalle Marche alla Puglia, ma in tutto il Meridione.
Pensate cosa potrebbe fare il porto calabrese di Gioia Tauro potendo contare su un adeguato sistema infrastrutturale in grado di completarne l’efficienza!
Stelle del Sud è un libricino di 98 pagine accattivanti e scritte in buon italiano. Si legge volentieri perché l’autore ha scritto cose interessanti suffragandole con la giusta quantità di cifre: né troppe, né poche. Una buona lettura per la vostra estate 2009 (da IlPredellino).

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