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Solo in 11 contro Berlusconi. Termina così il super vertice del Pdl

Il documento finale di Berlusconi è stato approvato dalla direzione nazionale del Popolo della Libertà. 11 i voti contrari e un solo astenuto. Gli aventi diritto erano 172.
“Le correnti negano la natura stessa del Popolo della Libertà”, così il testo da poco diffuso dal sito dell’Ansa.
“La Direzione Nazionale – recita il documento – sottolinea la vittoria del centrodestra con un risultato storico”,  dove “il centrodestra si è confermato maggioranza nel Paese” e “tutto ciò è paradossale per alcuni aspetti della polemica interna” e “certe polemiche pubbliche pretestuose”.
“Una volta assunta una decisione negli organi democratici” del Pdl “tutti si adeguano alla decisione”.
E ancora, da come riporta il portale on line del Giornale, si legge: “Dal confronto che si è svolto oggi è stato rivelato come certe polemiche pubbliche siano pretestuose e non commisurate a un dibattito responsabile e costruttivo”. “Nei prossimi tre anni  completeremo la realizzazione del programma: ridurre e razionalizzare la spesa pubblica, la riforma fiscale con l’obiettivo di ridurre le tasse compatibilmente ai vincoli di bilancio, sostenere famiglia, lavoro e imprese, la digitalizzazione della pubblica amministrazione, la realizzazione di un piano per il Sud, l’ammodernamento delle grandi infrastrutture, una riforma organica del sistema giudiziario, le riforme istituzionali, proseguire la lotta alla criminalità organizzata”.
Il documento è stato letto alla platea dei delegati da Maurizio Lupi.
L’evento, in un certo senso,  non ha tradito le attese. Tra il premier e Fini è stato scontro aperto.

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