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Pellegrini, la sirena d’oro

Ci aveva fatto preoccupare dopo i malori di Genova e Viterbo, quando uscì dalla vasca tremante, tutti la davano per spacciata, carriera finita insinuavano altri, fino a due giorni fa, dopo l’ennesimo episodio di attacco di panico quando aveva rinunciato di disputare i 400 stile libero.
A dicembre disse che il suo male era solo l’asma, ora invece cerca di spiegarlo come un problema psicologico legato alle gare di mezzofondo, ma non ci vuole rinunciare, vuole andare avanti.
Paura di aver paura, così lo spiegano i medici, ma Federica ha superato anche questa.
Ai campionati primaverili di Riccione non solo è riuscita ad entrare in acqua, non solo ha nuotato bene, non solo ha vinto la medaglia d’oro, ma ha anche ottenuto il record mondiale dei 200 stile libero donne con 1’54’’47, battendo il precedente primato da lei stessa ottenuto alle olimpiadi di Pechino di 1’54″82.
Ha stupito tutti la Pellegrini, dall’allenatore Castagnetti alla sua famiglia, stupendo anche se stessa: non credeva infatti né di vincere a causa della sua salute e né di poter scendere di così tanto sotto dal suo record olimpico.
Ha dimostrato, come i più grandi eroi che dopo le cadute ci si rialza sempre, e il bello di cadere per l’azzurra è stato proprio rialzarsi, continuare a lottare e superare le paure che l’affliggono in questo periodo.
E adesso la sirena Federica, soprannominata così dai suoi fan, non deve far altro che superare l’ansia ed allenarsi con la stessa intensità per prepararsi al meglio ai Mondiali di nuoto che si svolgeranno  nella capitale a luglio. E con il suo carisma, con la sua passione folle,  ci farà emozionare anche a luglio nella piscina che lei ama di più, quella di Roma.

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