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Domenica scorsa il Milan si proponeva come prima inseguitrice dell’Inter ma dopo la 23ma giornata la situazione è di nuovo cambiata. La Juve espugna Catania e approfitta del passo falso rossonero contro la Reggina. Se gli uomini di Ranieri si ritrovano secondi, devono ringraziare Poulsen, decisivo nel recupero finale. Tre punti d’oro conquistati in inferiorità numerica e dopo aver sofferto per lunghi tratti.Attualmente la capolista fa un campionato a sé, dimostrando di saper gestire il vantaggio in classifica. Lecce non poteva certo essere considerata una tappa proibitiva ma Zanetti e compagni hanno messo subito le cose in chiaro.
Come i bianconeri, anche la Fiorentina ha sfruttato bene la zona Cesarini. E dire che la Lazio aveva dominato in lungo e in largo costringendo Frey ad alcune parate decisive. Il rosso a De Silvestri ha complicato tutto. Nonostante i risultati dicano che i biancocelesti sono in piena crisi, sul piano del gioco appaiono in ripresa. Per i viola, un successo che pesa come un macigno nella corsa al quarto posto, riconquistato ai danni del Genoa. Quest’ultimo è caduto all’Olimpico davanti a una Roma straripante. Tre reti di ottima fattura, squadra corta e ripartente veloci sono stati gli ingredienti del pomeriggio giallorosso e il caso Panucci sembra ormai un lontano ricordo.
La sorpresa della domenica arriva da Cagliari, dove basta un gol di Cigarini a far cadere i sardi. In questo modo l’Atalanta riesce a dare continuità ai suoi risultati mentre per gli uomini di Allegri si è trattato di una giornata storta, forse a causa di una certa rilassatezza dopo gli exploit contro Lazio e Juventus.
Poteva pagare gli sforzi del turno infrasettimanale in coppa Italia e così è stato: il Napoli non brilla anche se viene punito in avvio da un bruciante Palermo. I siciliani si dimostrano squadra micidiale tra le mura amiche e soprattutto riabbracciano Miccoli, assistman in entrambe le reti.
I minuti conclusivi sorridono anche all’Udinese. Strano il calcio perché prima il bolognese Bernacci sbaglia una ghiotta occasione a tu per tu con Handanovic e poi Sanchez non perdona con un bel tiro dai 25 metri.
In ottica salvezza cambia poco o nulla. La Samp esce tra i fischi del suo pubblico dopo la deludente prestazione contro il Siena, che può mangiarsi le mani per l’incredibile gol partita fallito da Maccarone. In Torino-Chievo domina la noia e l’X finale non accontenta nessuno.
