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Monsignor Leuzzi nuovo cappellano di Montecitorio

Da oggi, 1 ottobre 2010, monsignor Lorenzo Leuzzi sostituisce l’arcivescovo Rino Fisichella, da poco nominato alla guida del dicastero per la nuova evangelizzazione dell’occidente, quale cappellano di Montecitorio. A monsignor Leuzzi i più vivi auguri dalla redazione. Pubblichiamo a tal proposito un articolo del vaticanista del Giornale, Andrea Tornielli.
A tutti buona lettura,

Andrea Camaiora

Sarà reso noto a giorni il nome del nuovo cappellano di Montecitorio che dovrà sostituire l’arcivescovo Rino Fisichella, designato nel giugno scorso da Benedetto XVI quale presidente del neonato Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione. La scelta del cardinale Vicario di Roma, Agostino Vallini è caduta su monsignor Lorenzo Leuzzi, classe 1955, attuale direttore dell’Ufficio per la Pastorale universitaria della diocesi della capitale. La nomina sarebbe già stata comunicata al presidente della Camera Gianfranco Fini e Leuzzi dovrebbe insediarsi il primo di ottobre. Il prelato diventerà rettore della chiesa di San Gregorio Nazianzeno, a due passi da Montecitorio, e proprio per questo sarà anche «cappellano» della Camera. Un incarico che il suo predecessore Fisichella teneva dal 1994, cioè da prima di essere nominato vescovo ausiliare di Roma e quindi rettore della Pontificia università lateranense, e che in questi tre lustri lo ha portato a diventare un affidabile ambasciatore ufficioso presso i politici sia per conto della Cei che per conto della Segreteria di Stato.
Ma sbaglierebbe chi paragonasse il rettore di San Gregorio a una sorta di diplomatico con la tonaca: il cappellano infatti fa innanzitutto il prete per la comunità dei parlamentari. Celebra i sacramenti per le loro famiglie, organizza ritiri e pellegrinaggi, segue i percorsi spirituali di coloro che sono credenti e dialoga con quelli che non lo sono, riunendo attorno alla centralissima rettoria romana parlamentari cattolici appartenenti a diversi schieramenti.
Monsignor Leuzzi è nato a Trani nel 1955. La sua è una vocazione adulta: era medico e ha deciso di farsi prete, incardinandosi nella diocesi di Roma. Da anni ormai è responsabile della pastorale universitaria ed è noto per i convegni che riesce a organizzare facendo passare per la capitale autorevoli esponenti del mondo accademico provenienti da tutto il globo. Simpatico, gioviale, è uomo capace di costruire relazioni e soprattutto un instancabile organizzatore. Fino a oggi ha avuto innumerevoli contatti con il mondo accademico italiano e internazionale, ma pochi con il mondo politico, pur essendo sempre riuscito a ottenere il patrocinio del Comune di Roma per le sue iniziative, qualunque fosse il colore della giunta capitolina. Gli amici lo descrivono come un uomo politicamente di centro e ricordano il suo impegno per contrastare l’appello dei professori contrari alla visita di Benedetto XVI alla Sapienza di Roma nel gennaio 2009. Ha curato diversi libri dedicati al tema dell’educazione nel magistero di Ratzinger.
È poi in dirittura d’arrivo, da quanto apprende il Giornale, anche l’atteso motu proprio del Pontefice che dovrà definire scopi, ruoli e poteri del nuovo dicastero affidato all’arcivescovo Fisichella: Benedetto XVI ha approvato il testo definitivo, rimasto a lungo al vaglio del Pontificio consiglio per i testi legislativi. Ieri, infine, la sala stampa vaticana ha reso noto il testo di una lettera inviata dal Papa ai cardinali Ennio Antonelli, «ministro della famiglia», e Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, annunciando che proprio nel capoluogo lombardo si terrà nel maggio 2012 il VII incontro mondiale delle famiglie.

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