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La Storia in un magico equilibrio

E’ un programma che ha fatto scuola, che ha contribuito in questi ultimi anni a cambiare la nostra televisione. Perché La Storia siamo noi, condotto sulla seconda rete Rai da Gianni Minoli, come tutte le idee semplici ma straordinariamente efficaci, ha rivoluzionato il tubo catodico.
Quei tempi, quel linguaggio e quello che gli addetti ai lavori amano chiamare format, sono stati emulati da tanti, in maniera diretta o indiretta, perché la ricetta finale è senza dubbio vincente. Perché, nonostante tutto, il prodotto non sacrifica mai i contenuti in nome dello spettacolo. E al contempo riesce  sempre a raccontare vicende, di genere diverso, appassionando il pubblico.
Come uno di quegli imperdibili film che una volta venivano dal Cinema, La Storia siamo noi incolla il telespettatore al piccolo schermo. A dispetto della tarda ora e della concorrenza spietata (soprattutto quella dei talk show di successo).
Comunque la si pensi, i numeri del programma non possono certo lasciare indifferenti: ben 240 ore di Storia all’anno, secondo il sito ufficiale della trasmissione (www.lastoriasiamonoi.rai.it).
Dai misteri del nostro Paese ai personaggi più o meno illustri del passato, dai grandi eventi della politica a dolorosi fatti di cronaca, passando pure per i vip dell’Italia d’oggi. Il dramma e la leggerezza, senza mai perdere il filo dell’autorevolezza. Immagini inedite e di repertorio, voce narrante, fiction,  testimonianze, intervento del conduttore in studio, intervista finale – in pieno stile Mixer – al personaggio principale del racconto. Ritmi elevati che non tolgono nulla alla qualità. Poca retorica e parecchia obiettività. Sicuramente al di sopra della media televisiva. Ecco il vero punto di forza del programma: l’assenza di faziosità non svuota, come in molti potrebbero pensare, la trama e non smorza la tensione.
Tutto si regge quindi intorno ad un precario ma collaudato e forse persino magico equilibrio. E probabilmente anche per questo i doppioni non riescono mai a raggiungere i risultati dell’originale.

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