Politica

Chiamata al buon senso

Poche settimane fa la famosa rockstar italiana Gianna Nannini è riuscita a mettere al mondo una bambina, Penelope, all’età di ben 54 anni. Una scelta, al di là della questione se sia giusto o meno l’impiego delle moderne tecniche di fecondazione assistita, che ha suscitato numerose polemiche, tra le quali spicca quella sollevata dal Sottosegretario con delega alla famiglia, alla droga e al servizio civile Carlo Giovanardi, non nuovo a questo tipo di interventi polemici legati alla sessualità e all’etica (per esempio l’invito ai militari a non fare “coming out” sulla propria omosessualità).
Il Sottosegretario, in un’intervista a Klaus Davi in onda su Youtube, ha criticato senza mezzi termini la scelta della rockstar, ricordando l’alto rischio che corrono i figli di genitori “attempati“, di rimanere orfani prematuramente. Di conseguenza, ricorda sempre il sottosegretario, se la società dovesse adottare una scelta “di libertà” così rischiosa come quella della Nannini, aumenterebbe esponenzialmente il numero di orfani, mettendo teoricamente in pericolo la sopravvivenza dell’umanità.
Come è noto, queste parole hanno portato con sé un vespaio di polemiche, a mio modo di vedere del tutto esagerate. Comunque, oltre a provare simpatia per l’audacia che contraddistinguono sempre gli interventi polemici di Carlo Giovanardi, questa volta più che mai, non posso che concordare con lui per ovvii motivi.
Soprattutto se vi si aggiunge il malcelato egoismo di questa scelta, accentrarne esclusivamente su di sé le conseguenze (pentimento di non aver fatto figli quando era possibile, chi mi cura quando sarò vecchio e malato), l’esibizionismo di tutto e a tutti i costi (squallido il ritratto della Nannini in copertina col pancione), non si può che essere d’accordo con Carlo Giovanardi, colpevole solo di aver detto ciò che molti pensano, ma che con una buona dose di ipocrisia nascondono.
Dunque il mio vuole essere non un beneplacito a Carlo Giovanardi, di cui peraltro non ha certo bisogno, bensì un richiamo al buon senso per chi si sofferma all’apparenza e alla superficialità dei fatti, sottraendosi a ragionamenti più approfonditi, e affidandosi a banali luoghi comuni come ‘meglio tardi che mai’.
Viene da pensare che oggi l’umanità abbia più bisogno di psicologi e psichiatri che di ginecologi e maghi della provetta… Il bambino non è un accessorio per completare una vita di successi e di benessere.
In ogni caso ben venuta Penelope, nome che evoca pazienza di cui tutti abbiamo tanto bisogno.

 

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