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La nona per capire la Serie A

Niente big match nella nona di Serie A. Ma resta vivo l’interesse per capire meglio quale direzione prenderà il campionato.
L’Inter è davvero la squadra da battere? Il Milan riuscirà a sfruttare anche in Italia l’effetto Bernabeu? La Juventus tornerà ad essere la squadra vista ad agosto e settembre? La Fiorentina può ambire allo scudetto?
A queste incognite, se ne aggiunge un’altra non meno importante: chi tra Genoa, Sampdoria, Palermo e Parma è la vera mina vagante del torneo?
Qualche certezza in più questa giornata può darla.
La sorprendente Samp, alle 18 di sabato, ha subito l’opportunità di tornare a vincere dopo i due pareggi di fila. A Marassi arriva il Bologna del nuovo tecnico Colomba. I doriani, caricati dai torti arbitrali subiti all’Olimpico, partono col vantaggio del pronostico.
Favorita anche l’Inter del sabato sera a San Siro col Catania. Le delusioni di coppa obbligano i nerazzurri a raggiungere una vittoria schiaccia crisi e a tenere a debita distanza la Juventus di Ferrara,  impegnata domenica pomeriggio a Siena. Il trio Diego, Iaquinta, Amauri proverà a guidare i bianconeri in una vittoria che manca da troppo tempo. Ma i toscani, in coda alla classifica, venderanno carissima la pelle. Serviranno fiato e velocità, proprio ciò che è mancato nella sfida – sonnifero contro il Maccabi in Champions.
Fiorentina – Napoli e Palermo – Udinese non dovrebbero affatto addormentare lo spettatore: previsti gol, emozioni e spettacolo. I partenopei vogliono, dopo un anno, tornare a vincere fuori dal San Paolo. I Viola invece puntano già l’Inter e sognano il tricolore. Fuochi d’artificio in programma anche in Sicilia: Zenga e Marino allenano due squadre dalla forte vocazione offensiva.
I giochi si chiudono domenica sera in quel di Verona, che stavolta non può essere fatale al Milan risorto in Spagna.
Contro il Chievo  potrebbe tornare Marco Borriello, circondato da Ronaldinho e dall’eroe europeo Pato. I veneti non sono certo il Real Madrid. Ma, per molte ragioni, questa è una sfida ancora più difficile e importante.

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