Archivio Attualità

La missione inglese di Benedetto XVI

Joseph Ratzinger è in Inghilterra per la beatificazione di John Henry Newman, il sacerdote anglicano convertitosi al cattolicesimo a metà ottocento. La celebrazione di questa figura così poco conosciuta nel nostro Paese ma assai nota alla Chiesa d’Inghilterra fa parte di una precisa strategia vaticana.
Papa Ratzinger ha un piano per l’evangelizzazione dell’Occidente, ovvero l’Europa e il Nord America, per reagire al nichilismo e al laicismo crescenti su entrambe le sponde dell’Atlantico. Per questo importante incarico è stato scelto monsignor Rino Fisichella, figura di primo piano nei rapporti tra il Vaticano e lo Stato italiano, che è stato appunto nominato presidente del neo Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione dell’Occidente. Ma questa nomina è un fatto isolato o il tentativo coraggioso di un Pontefice, supportato da una strategia e una visione d’insieme? Molti elementi lasciano propendere per questa seconda considerazione. Anzitutto, il quadro generale. Dopo mesi e mesi alla mercé di media e opinione pubblica mondiale, la Chiesa ha scelto non soltanto di condannare verbalmente i predi pedofili, ma di inasprire le pene nei loro confronti. In secondo luogo, anche sull’onda di numerosi servizi giornalistici comprovanti il fenomeno, le gerarchie vaticane hanno condannato anche la presenza di omosessuali tra i sacerdoti, ribadendo con durezza l’impossibilità di accedere al sacerdozio per i gay.
La Chiesa di Benedetto XVI ha scelto di passare al contrattacco, alla condanna ferma e incondizionata, per evitare al popolo dei fedeli ulteriori ragioni di smarrimento.
Inoltre il Papa si starebbe muovendo per difendersi da una lobby finanziaria internazionale – «ebrei e protestanti», aveva detto alcuni mesi fa l’ex cattolicissimo presidente Rai Ettore Bernabei – che si avvantaggerebbe dell’indebolimento economico di  una Chiesa cattolica che, dalla Germania all’Italia passando per gli Stati Uniti, vede calare il numero di fedeli e di offerte. Occorre quindi – deve aver pensato il combattivo Papa tedesco – un colpo di reni capace di invertire la tendenza. Da ciò la nomina del giovane, bravo e assai motivato Fisichella per recuperare terreno rispetto ad una società sempre più lontana dalla sua dimensione spirituale, ma anche un impegno diretto del Santo Padre e dei suoi principali collaboratori per recuperare la fraternità San Pio X, ovvero la comunità conservatrice dei seguaci di monsignor Lefebvre che molti anni fa furono protagonisti del celebre “scisma di Econe”, come anche il tentativo di concludere con successo la campagna di riconquista della Gran Bretagna e che è destinata a rappresentare lo spartiacque nei rapporti, non sempre facile, con il mondo protestante. La beatificazione di Newman servirebbe proprio a questo, dopo che la Chiesa di Roma ha già aperto le porte a quei sacerdoti e vescovi anglicani che non desiderano più appartenere alla Comunione anglicana e vogliono entrare nella Chiesa cattolica. Le modalità esatte, le procedure della conversione, non sono ancora del tutto chiare ma alcune cose sono certe: anche i sacerdoti anglicani sposati potranno diventare preti cattolici. Non i vescovi sposati che potranno comunque accedere, ma al livello del sacerdozio. Per quel che riguarda i seminaristi anglicani sposati si valuterà caso per caso. La forma canonica entro la quale verranno incardinate le comunità anglicane è quella dell’Ordinariato personale, sull’esempio degli ordinariati militari che nei singoli Paesi curano i fedeli delle forze armate nazionali. In sintesi, spiega una nota della Congregazione per la dottrina della fede, «la Costituzione Apostolica cerca di creare un equilibrio tra l’interesse di conservare il prezioso patrimonio anglicano liturgico e spirituale da una parte, e la preoccupazione che questi gruppi e il loro clero siano incorporati nella Chiesa cattolica». L’ordinazione di donne e omosessuali come sacerdoti e vescovi ha provocato una spaccatura all’interno della Comunione anglicana e ha fatto compiere al Vaticano un passo decisivo verso la loro accoglienza. Good luck, Santo Padre!

Riguardo l'autore

vocealta