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Italia – Brasile, vietato fallire

Nemmeno il tempo di apprezzare la reazione azzurra contro gli States, le invenzioni del piccolo genio Giuseppe Rossi, le magie di Andrea Pirlo e la discreta prova generale dell’11 di Lippi, che dobbiamo nuovamente fasciarci la testa per una sconfitta amara contro un sorprendente e super motivato Egitto. Doveva essere quasi una gita fuori porta, quella di Johannesburg. I faraoni hanno tecnica, si diceva, ma non hanno la stessa organizzazione di gioco e non sono quadrati come gli yankee. In fondo l’analisi corrisponde al vero, ma i nordafricani giovedì sera in campo ci hanno messo l’anima, con un tocco di buona sorte che non guasta mai.
L’Italia dietro ha sofferto troppo per i nostri gusti, e sul gol avversario si è fatalmente assopita. Simbolo del disastro Chiellini: impacciato, insicuro e fuori forma. Stonava parecchio rispetto a un ritrovato e redivivo Cannavaro.
Anche in questo caso, grazie agli ingressi di Pepe e Montolivo, la reazione c’è stata. Ma stavolta la dea bendata ha strizzato l’occhio agli egizi e si è dimenticata di Iaquinta, che in più occasioni ha sfiorato il gol. Irriconoscibile invece Luca Toni, che ha gettato alle ortiche l’ennesimo attestato di stima di Marcello Lippi.
Adesso ci tocca il Brasile, lo stesso che cinque mesi fa ci ha superato in Inghilterra con un poco discutibile 2 a 0. Inutile sottolineare che serve la squadra delle grandi occasioni, quella che non commette errori, che sa tenere i nervi saldi e colpire l’avversario al momento giusto.
Alla luce delle prime due prestazioni,  saranno più scontate le scelte del mister: difficile lasciare in panchina elementi come Pepe, Montolivo, Rossi e Cannavaro. In avanti Toni e Iaquinta potrebbero essere sostituiti da un’unica punta centrale come Giardino.
Per raggiungere la semifinale ed evitare la figuraccia insopportabile per una precoce eliminazione,  siamo condannati a vincere con i verdeoro. L’impresa è ardua ma nessuna squadra è imbattibile. Basterà recuperare un po’ di lucidità in difesa e in generale un po’ di coraggio. Sperando che stavolta Lady Fortuna torni a sorridere verso di noi.

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