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Il derby della malinconia

Passa quasi inosservato l’incontro tra due vecchie glorie del campionato italiano. Eppure, fino a qualche mese fa, Roma – Fiorentina significava spettacolo, gioco e divertimento assicurato.  Di fronte i due allenatori più innovativi e ammirati di quei tempi, capaci di esprimere con i loro collettivi il miglior calcio della Serie A.  Talento e organizzazione, accompagnati dalla giusta dose di offensivismo, soddisfavano le esigenze di due piazze difficili. Di tifosi dal palato fine che pretendono  sempre il massimo dalla loro squadre. Sono quindi arrivate qualificazioni in champions e ottimi piazzamenti. Lo scudetto mai, perché intanto l’Inter viaggiava su un altro pianeta.
Adesso Luciano Spalletti non è più il tecnico dei giallorossi, se ne è andato non senza rammarichi e polemiche.  Prandelli è ancora lì, ma è il mondo viola ad essere cambiato. La Fiorentina rischia, a breve, di vivere una nuova crisi societaria, per il possibile abbandono della famiglia Della Valle. Nella Capitale, invece, la crisi esiste e resiste da ormai troppo tempo.
Per entrambe è stata una settimana nera, piena zeppa di malumori. Le sconfitte in Europa (a Lione e Basilea) hanno avuto poi lo stesso effetto della pioggia sul bagnato.
Ma Roma e Fiorentina hanno sicuramente ancora qualche cartuccia da sparare. La gara che si disputa domenica sera all’Olimpico quindi può servire,  a una delle due, a scacciare incubi, depressione e malinconie.
La quarta giornata, dopo l’ubriacatura iniziale, non prevede altri big match. Sabato sera la Juventus (Melo, Tiago e Cannavaro indisponibili)  prova a mantenere il primato contro il Livorno, già capace di demoralizzare una settimana prima il Milan di Leonardo. Nel pomeriggio, invece, Quagliarella  deve far dimenticare al San Paolo la brutta sconfitta di Genova. Dall’altra parte il suo amico ed ex compagno Di Natale, in grande spolvero nei primi tre turni.
Domenica tocca a Milan e Inter. I primi in casa col Bologna (l’anno scorso a sorpresa la spuntarono i felsinei) e i secondi contro un Cagliari ancora a secco di punti.
Le genovesi vogliono invece  tenere il passo dei bianconeri. Il Genoa (vincente anche in Europa  Leage) va a Verona, mentre la Samp ospita a Marassi il Siena.
Panchina traballante per Atzori, l’allenatore del Catania non può fallire in casa contro una Lazio dal dente avvelenato.
Bari – Atalanta (rischio esonero anche per Gregucci) e Parma – Palermo chiudono il tabellone.

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