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Il Colle fatale

Estate 2010, Roma.
Il sottobosco, cioè la parte migliore del teatrino della politica, si organizza per gestire i Decreti attuativi del Governo in materia di Federalismo Fiscale.

Sono in atto anche i primi tentativi di accordi, trasversali, per l’elezione alla Presidenza della Repubblica del 2013.
Ma ecco che, improvvisamente, l’On. Dogliotti, leader della sinistra post-comunista, non più al potere, eletto a Lecce, dalla grande intelligenza, Presidente della Fondazione “ItaliaMondo”, che tutti chiamano “Pizzetto”, muore a seguito di complicazioni da infarto. O almeno così pare.
Alla morte di Dogliotti, scatta un sistema di contromisure e riequilibri politici che vedranno nei servizi segreti del Vaticano e italiani, nei giornalisti al soldo della finanza, nei politici di razza come in quelli da giardino, i principali protagonisti.

Queste sono solo le prime pagine del “thriller politico” dal titolo “il Colle Fatale”, scritto da un anonimo romano.

E’ la penna da chi ha il senso delle dinamiche della politica, che la guarda da lontano ma ne è stato protagonista per molto tempo, che vuole mandare un messaggio: in un tempo in cui la grande Politica non esiste (perché sciolta nelle patrie galere e infangata sui giornali), la politica ordinaria si esplicita solo nelle lotte di potere. Queste ultime non hanno più carattere dialettico, ma travalicano nella violenza, che sia fisica, verbale, giudiziaria, mediatica.

Di più, l’assenza di lungimiranza politica si associa alla sola propensione a fare calcoli su future nomine, accordi e complotti.

La politica stessa è funzione delle lotte: un apertura al federalismo fiscale da parte di un leader di sinistra prescinde dai giudizi di merito, ma affonda le sue motivazioni in calcoli di potere. Esempio fulgido di questo è la Riforma dei rapporti Stato/Regioni attuata dal Governo Amato prima delle elezioni del 2001, che aveva un puro scopo elettorale per contenere i voti della Lega.

Si dirà: nella Prima Repubblica questi scontri di potere erano ancora più sofisticati.
E’ vero, ma erano il mezzo per arrivare al potere e fare politica. Non il fine.

 

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