Archivio Attualità

Il nuovo che “avanza” al sistema politico

“Sento la responsabilità di non aver reso evidente e chiaro cosa nel Pd può esserci di nuovo”, afferma un Veltroni scuro in volto dopo il voto in Abruzzo.

Stupore, meraviglia, e un po’ di malelingue: Di Pietro cannibalizza ed erode il Pd in Abruzzo. Stupore passato: aumentano i voti della sinistra radicale, Bertinotti al 7%. Stupore passato remoto: crolla il Muro di Berlino. Tre notizie, tre stupori. Tre tappe di questa sedicente sinistra democratica che negli ultimi 20 anni (ma non solo), continua a meravigliarsi della propria inadeguatezza. Ogni alleato che hanno scelto ha creato più problemi rispetto ai benefici. Prima Bertinotti, ora Di Pietro. E giù tutti i giornaloni da salotto a piangere perché i “bravi” vengono cannibalizzati dai “furbi”.
Basterebbe farsi quattro semplici domande: cosa vuole Di Pietro? Cosa voleva Bertinotti? Cosa vuole il Pd? Cosa voleva l’Ulivo? Alle prime due ognuno può dare una risposta diversa, ma con coscienza di quelli che sono obbiettivi politici reali dell’Idv o dell’ex Rifondazione comunista.
Il Pd o l’Ulivo? L’unico punto è che vogliono arrivare al potere. E le alleanze hanno questa funzione. Ma quando si tratta di fare politica sul serio, persino un apolitico come Di Pietro spiazza il Pd. Non hanno idee, non hanno una visione della società se non quella dell’”alta società” stile Festa del Cinema. Politicamente non sono niente. E’ per questo che vengono continuamente erosi. Poi, ogni tanto, arriva l’ordine: “Contrordine compagni! Dobbiamo rinnovarci”. Con due obiettivi: da un lato creare aspettative di cambiamento reale, dall’altro giustificare il nulla completo di temi politici concreti. “Siamo il nuovo, dateci il tempo di avere delle idee”. Prima era il Pci, poi la nuova “Cosa”, poi la nuova “Cosa 2”, poi il nuovo Pds, poi i nuovi Ds, poi il nuovo Ulivo, ora il nuovo Pd. Sempre regolarmente in crisi di identità, consensi e idee. Sarebbe da chiedersi cosa ci facciano quei tre o quattro dirigenti, da 20 anni, in politica. Hanno un “disegno criminoso” come dice la Forleo? Oppure non hanno altro lavoro a cui dedicarsi, e sono entrati a far parte delle migliaia di posti di lavoro creati da Berlusconi.
Oppure sono veramente il nuovo che “avanza” al nostro sistema politico.
Bettini non resiste più, allora sbotta, spariglia, indica la via maestra der socialismo de ‘noattri:”Siamo in una situazione di malessere e sfilacciamento. In Direzione questo dovrà farci spingere sull’accelleratore di una fortissima innovazione” . Appunto.

Riguardo l'autore

vocealta