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Giustizia, se il Governo mostra gli “attributi”…

Il Governo ha deciso di mostrare gli attributi in materia di Giustizia.
L’articolo 2 della nuova legge sulle intercettazioni, infatti, proibisce la pubblicazione di qualsiasi atto d’indagine fino all’inizio del processo.
Si è scelta la strada della ragionevolezza, abbandonando il sentiero dell’opportunità.
Ed è sicuramente merito della tenacia con la quale il Presidente del Consiglio porta avanti questi argomenti dall’inizio della Legislatura.
Berlusconi ha fatto di più, e con grande capacità di comunicazione politica ha detto, e ridetto, che: “Se esce un intercettazione che mi riguarda lascio il Paese”. Una frase potente, limpida, che mette sotto la responsabilità di ogni giornalista l’ipotesi che l’Italia renda palese, a tutto il mondo, la sua inciviltà.
Dopo la notizia dell’inserimento di questo articolo nel ddl Alfano si è scatenato il clan dei giornalisti benpensanti, liberi di dire tutto tranne la verità sui banchieri che firmano i loro stipendi. Quello della Stampa (che alla notizia ha dedicato le prime pagine) scrive: in questo modo “della carcerazione e scarcerazione del Sindaco di Pescara non si sarebbe potuto dire niente, come della vicenda Del Turco”. Non avremmo saputo niente, prima dell’inizio del processo, neanche dei pentiti che accusavano Andreotti, neanche dei mafiosetti che infognarono Tortora, e di tante altre dichiarazioni di un sottobosco di “pentiti” che da decenni impediscono il normale corso della Giustizia. Non avremmo visto pagine intere di giornali con virgolettati reperiti in modo illegale dai giornalisti, solo per affamare di popolarità qualche giudice o magistrato. E di cosa dovremmo essere dispiaciuti?! Del fatto che non si possono esporre alla gogna persone che sono innocenti? Si, innocenti! Sono tutti innocenti fino al giudizio finale del processo, secondo la tanto protetta, amata e richiamata Costituzione. Il processo ci sarà, la giustizia andrà avanti comunque, qual è il problema?
Ma è la giornalista “brava” per eccellenza, Milena Gabanelli, che spiega: “E’ inaccettabile, di Antonveneta e Parmalat avremmo iniziato a parlare solo qualche mese fa”. E allora!? Significa “cancellare il giornalismo” impedire che vengano pubblicate le conversazioni di Fazio con la moglie?
C’è una sola spiegazione per questa reazione: lo scopo di questi giornalisti che scrivono in giornali di destra (pochi), di sinistra (molti), di banche o di Fiat (altrettanti) non è informare della giustizia che fa il suo corso, ma creare mostri a loro uso e consumo, per influenzare coloro che applicano la legge.

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