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E’ pur sempre il “Derby d’Italia”

Quella di domani, sabato 18 aprile è la serata di Juventus-Inter. Avrebbe potuto essere un match decisivo, e invece non lo sarà. Per “colpa” della difesa della Juve, in particolare di Mellberg e Chiellini, ma anche dello stesso Buffon (definitosi «Un colabrodo», molto onestamente a “Chiambretti Night”), che lasciarono via libera ai tre gol di Pellissier in Juve-Chievo 3-3. Ma anche per colpa di un Genoa stratosferico, la miglior squadra d’Italia per gioco, intensità, sacrificio, qualità tecniche, seconda solo alo Barcellona per lo spettacolo che anche televisivamente sa regalare in Europa.
Quel Genoa che sabato scorso ha tolto altri 3 punti ai bianconeri, mentre i nerazzurri poche ore prima avevano potuto permettersi di farsi rimontare due gol dal Palermo.
Sarà un caso, ma da quando si è fatto male Sissoko, la Juve è sparita di consistenza anche nella zona nevralgica del campo. Ha perso in Champions contro un Chelsea non trascendentale, cosa da ribadire anche dopo lo splendido manifesto al calcio della settimana, il 4-4 con il Liverpool. La Juve di novembre, quella che sbancò il Bernabeu con un Del Piero spettacolare e “fratello migliore” in qualità e quantità di quello di oggi, e con il suo martello ruba palloni e riproposizioni targato Africa, magari aggiunto a quell’Amauri che, sempre nel periodo vitale della stagione, è venuto a mancare, non sarebbe andata fuori dall’Europa.
Ma così vanno le cose del calcio. Che riducono il cosiddetto “derby d’Italia” dalla parte bianconera a una dimostrazione di orgoglio e carattere. Mentre i nerazzurri di mister Mourinho – non c’è dubbio stia in queste ore sensibilizzando la truppa nerazzurra a portare a casa definitivamente il risultato scudetto – possono addirittura chiudere tutto con largo anticipo..
Una vigilia questa in tono minore, che ne fa venire in mente altre, tutte coinvolgenti la Juve, analoghe.
Uno Juve-Milan del ’90, quando i bianconeri di Zoff, ampiamente staccati in classifica, vinsero 3-0 con doppietta di Rui Barros e Schillaci, di fronte allo stupendo Milan che alla fine fu rimontato dal Napoli, ma che vinse l’allora Coppa Campioni in finale con il Benfica. Un altro Juve-Milan del 2004, con la fine del secondo ciclo Lippi in decrescendo, e con Ancelotti che consumò la sua vendetta nei confronti di chi lo aveva etichettato “suinamente” a suo tempo, 3-0 per i rossoneri, e tutti a casa. Un Juve-Parma che regalò invece nel 1995 il primo scudetto dell’era Lippiana, 4-0 e festeggiamento in campo della vittoria.
L’Inter di oggi dorme sonni tranquilli, può permettersi qualsiasi risultato. Troppo più forte di tutte le altre, della Juve e del Milan, della Roma e della Lazio, del Napoli e dell’Udinese, del Genoa e della Fiorentina. Anche se il suo campionato non è stato certo straordinariamente bello prendendo in esame tutte le partite.
Sarà la sfida delle occasioni perdute, di quando l’Inter perse 3-1 a Bergamo e la Juve non andò oltre il pareggio 1-1 con la Lazio, del pareggio Inter-Torino, e della sconfitta bianconera in casa con il Cagliari.
La certezza/speranza? Sarà una partita bellissima, una delle migliori della stagione, perché in realtà nulla c’è in ballo e dunque il gioco ne sarà esaltato. E ricca di gol, con la Juve vincente. Una giornata, la tredicesima di ritorno che propone Palermo-Bologna, con i rossoblù affidati a Papadopulo per cercare una difficilissima salvezza, di fronte a rosanero in buona situazione di forma. Accreditiamo il colpo di coda felsineo, pronostico 2; in Siena-Chievo sono più importanti le motivazioni della truppa di Di Carlo (2), ed un’altra vittoria in trasferta è l’accredito per Udinese-Fiorentina, con la formazione di Marino reduce dall’eliminazione di giovedì sera in Uefa, e i viola di Prandelli caricatissimi per la corsa Champions. Genoa-Lazio (Sabato alle ore 18), non lascia scampo ai biancoazzurri, pur reduci dalla vittoria nervosissima del derby, Grifone strafavorito (1), la Roma deve stare attenta ad un Lecce che si gioca all’Olimpico una delle ultimissime cartucce salvezza (X2), come la Reggina agli azzurri d’Italia di Bergamo deve assolutamente vincere (2), Cagliari favorito sul Napoli (1),  e Catania sulla Sampdoria. Chiude il posticipo di domenica sera Milan-Torino, e formazione di Ancelotti che guarda al secondo posto, con molta attenzione al fenomeno granata che non ne vuole sapere di tornare in serie B (2).

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