Archivio Attualità

“Dall’Associazione magistrati linguaggio gesuitico”

Per parlare e scrivere i comunicati bisogna conoscere i fatti; la giunta (che tra l’altro non è unitaria e quindi non rappresenta neppure tutti i magistrati) ha parlato senza conoscerli sulla base di quello che ha letto sui giornali: il comportamento che un magistrato non dovrebbe mai tenere». A parlare è Cosimo Ferri, esponente di punta di Magistratura indipendente coinvolto indirettamente nelle intercettazioni relative all’inchiesta della procura di Trani, che replica al comunicato della giunta esecutiva centrale dell’associazione magistrati. «Un comunicato gesuitico», attacca Giuseppe Pavich, combattivo vice segretario di Magistratura indipendente che spiega: «l’Anm è ricorsa ai condizionali ma si è basata sulle fantasiose ricostruzioni giornalistiche del Fatto quotidiano e di Repubblica, senza conoscere la memoria prodotta da Ferri. Una memoria -voglio sottolinearlo –  che non è stata smentita da alcuno».  
Effettivamente il presidente Mancino ha parlato, a proposito del documento firmato da Ferri, di «una buona memoria». Ma insomma, l’uscita di Palamara e Cascini non vi piace?
Il messaggio che si vorrebbe far passare è che qualcuno non sarebbe né autonomo né indipendente dal potere politico, quando invece non c’è nulla di scandaloso nel fatto che Ferri abbia espresso pareri personali sui processi mediatici che sono stati stigmatizzati dallo stesso procuratore generale della Corte di Cassazione e che non piacciono per nulla alla stragrande maggioranza dei magistrati italiani. Si è invece preferito dare credito a fughe di notizie, condite di sfumature giornalistiche. Basti pensare al fatto che sono stati pubblicati virgolettati di tutti, tranne che per Ferri.
Lei pensa che si voglia colpire il giudice Ferri?
Sicuramente. È ormai un obiettivo sistematico. Solo che poi questi attacchi hanno effetto boomerang per chi li lancia, anche perché spesso le accuse a Ferri vengono lanciate in modo sgraziato e poco credibile. Come in questo caso. Si tenta con un’azione di cecchinaggio di delegittimare un collega di alto prestigio e forte impegno.
E delle prese di posizione di molti componenti del Csm che dice?
Che fanno il paio con il comunicato gesuitico della Gec. Gli appartenenti ad Md, ai Movimenti e una parte di Unicost sbagliano clamorosamente, dando credito a notizie non confermate e decidendo di aprire una pratica per verificare la permanenza di Ferri a presidente della VII commissione. Evidentemente alle altre correnti non sta bene che Ferri svolga un ruolo così importante. La verità sa qual è?  Che ci sono a fine giugno le elezioni del Csm e qualcuno pensa di sfruttare la circostanza a suo vantaggio (il Clandestino).

Riguardo l'autore

vocealta