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Dalla Puglia all’Emilia: le nuove reginette della A

Genoa? Napoli? Sampdoria? No, i pronostici della vigilia sono stati come al solito smentiti dalla realtà del campo.
A pochi giorni dal Natale, quando il campionato giunge ormai a metà del suo commino, scopriamo che le rivelazioni della stagione 2008 e 2009 non giocano a Genova e nemmeno a Roma. Per il momento va esclusa pure la Sicilia, nonostante il colpaccio del Palermo a Milano. Complice gli inizi altalenanti della travagliata era Zenga.
Le nuove reginette della Serie A, quelle in grado di distogliere l’attenzione dalle big, vengono da altre parti d’Italia.
E sono due insospettabili. Il Parma di Guidolin e il Bari di Ventura. Realtà che non sorprendono solo per i risultati fino adesso ottenuti (i primi in zona champions, i pugliesi a pari merito con la Fiorentina), ma soprattutto per il gioco che riescono ad esprimere. E grazie a una mentalità non proprio da provinciale. Gialloblù e biancorossi, infatti, deliziano le platee con i loro moduli offensivi e con schemi di gioco che esaltano il collettivo e che non dipendono dal singolo. Una sorta di calcio totale di periferia che mette pepe a un torneo che non regala, in cima, grandi sussulti.
L’antica sfida tra le tre sorelle non è quindi l’unico argomento oggi degno di nota. Parma e Bari sono riuscite, non perdendo ma di vista l’estetica, a spodestare domenica dopo domenica altre formazioni emergenti.
Ad agosto, la caccia alle outsider dava risultati ben diversi. Per gli esperti, bisognava tenere d’occhio squadre come Genoa, Lazio, Palermo e Napoli. Sugli emiliani e i pugliesi, partiti per non retrocedere, in pochi avevano scommesso.
Le vittorie esaltanti su Juventus e Bologna, però, ci obbligano a non perdere più di vista queste due piacevoli sorprese del calcio italiano.

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