“Un treno per l’Europa” e l’apertura del sito internet italianascosta.eu. Ormai da tempo, del resto, i dirigenti del Partito democratico hanno passato il confine della comicità per finire nella tragedia greca. Italianascosta.eu e il progetto dello jettatore – Non è chiaro come Dario Franceschini intenda passare alla storia. Non è neppure dato sapere se aspiri a tanto. Una cosa è certa. Se non cambia presto i propri consulenti in comunicazione, il segretario del Pd vedrà sostituirsi al felice appellativo di vice-disastro (il copyright è di Matteo Renzi, candidato del centro sinistra a Firenze) quello di jettatore. Il motivo? Semplice. Il partito democratico ha varato nei giorni scorsi il sito italianascosta con l’obiettivo elettorale alquanto ambizioso di scovare dove si siano nascosti, appunto, gli elettori del Pd che da tre anni a questa parte diminuiscono inesorabilmente.
Solo che, anziché infondere un messaggio di fiducia, speranza e ottimismo, Franceschini ha varato una specie di manifesto dello jettatore dove si legge che “il progetto” “è l’Italia che in questi giorni ha perso affetti, casa, lavoro, sotto le macerie di case di sabbia”; “E’ l’Italia di chi in questi mesi sta perdendo il lavoro o ha paura di perderlo. E’ l’Italia di chi ha figli piccoli ed un lavoro precario”; “E’ l’Italia che riduce i consumi perché non ha soldi da spendere, o perché non sa cosa l’aspetta domani. E’ l’Italia dei piccoli imprenditori che non hanno più mercato né credito”; “E’ l’Italia di chi perde il lavoro a 50 anni, ed è troppo giovane per andare in pensione ma troppo vecchio per trovare un nuovo lavoro”.
Insomma, in tempi di crisi dal rappresentante dell’opposizione ci si aspetterebbe meno demagogia e più capacità di infondere serenità al Paese. E’ assai triste, invece, dover constatare come Franceschini e i suoi proseguano nella speculazione sulla crisi economica internazionale. Poco male. Chi semina vento…
