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Comunisti Secolari

Perché al Secolo d’Italia non si fermano un secondo a pensare, prima di scrivere e di pubblicare? Ora, per sostenere una certa linea intrapresa, va bene anche il professor Asor Rosa. Non sanno, gli intellettuali di destra che scrivono al Secolo d’Italia, che il professor Asor Rosa è uno degli intellettuali di sinistra più velenosi? Oggi il nemico è Berlusconi, ieri erano da una parte Craxi e la Dc, dall’altra i fascisti che, carogne, dovevan tornare nelle fogne!
È poco ‘onorevole’ pubblicare un giudizio, presentato come “strettamente personale”, facendone ricadere tutta la responsabilità sull’autore e poi sbatterlo in prima pagina perché conveniente alla tattica politica del momento ed è anche segno di codardia giornalistica di stampo scalfariano pubblicare un editoriale, cioè un’espressione di linea, con la tartufesca formula del “riceviamo e volentieri pubblichiamo”.
Non si sono stancati, al Secolo d’Italia, del giochino peloso della legittimazione reciproca? A noi pare che alimentare quel giochino, per gli intellettuali di destra, sia sintomo di una sudditanza culturale che è molto sudditanza e poco intellettuale.
A proposito degli elogi a Fini da parte di Scalfari – ma vale anche per i ragionamenti del’incensato professor Asor Rosa – don Gianni Baget Bozzo scriveva che ‹‹se Scalfari lo loda dobbiamo dire che Fini non è di destra radicale. E allora la destra in Italia chi è?
In alternativa al fantasma di Mussolini Scalfari non possiede altra categoria culturale che quella di populismo, che corrisponde ad una destra peronista e descamisada››. Scalfari e Asor Rosa pari sono.
E lo scambio di carinerie reciproche, di complimenti e riverenze prolunga soltanto il tempo dell’adolescenza culturale del centro destra. Quando, invece, siamo maggiorenni da tempo. E qualcuno da sempre.
“L’avventura berlusconiana, l’imprevisto  e imprevedibile ostacolo” di cui scrive al Secolo d’Italia Asor Rosa è l’avventura dell’affermazione politica e culturale di uomini e donne contro i quali intellettuali del calibro del professor Asor Rosa avevano usato per anni l’antifascismo come fatwa.
O forse a via della Scrofa pensano davvero che Fini sarebbe potuto andare a chiedere scusa in Israele comprando un biglietto Alitalia?
“L’imprevisto e imprevedibile ostacolo” di cui scrive il professor Asor Rosa si è frapposto alla presa del potere da parte dei comunisti, non alla “ripresa di una forte cultura democratica di destra”.
Sputare sulla Storia è sempre un grande errore. Ma dagli errori si può imparare, se sono compiuti in buona fede.  
Purtroppo però da tempo il Secolo d’Italia, FareFuturo WebMagazine, la fondazione di riferimento e anche i mentori e gli ispiratori del più alto lignaggio, ci stanno abituando al peggio politically correct: fare shopping di idee à la page  per apparire moderni, aperti, dialoganti. Insomma, in una parola sola, progressisti, come qualcuno si definì nel 1994.

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