Una pattuglia francese dell’UNIFIL è stata assaltata con bastoni e lanci di pietre nel villaggio di Qabrika nel Sud del Libano da parte della popolazione.
Alcuni militari, feriti leggermente, sono stato di fatto disarmati dalla folla e la situazione si è stabilizzata soltanto con l’arrivo delle forze armate libanesi.
L’episodio, il secondo in pochi giorni, non deve essere sottovaluto se messo in relazione con alcune dichiarazioni rese di recente dal numero due del Partito di Dio Naim Qassem.
Questi infatti avrebbe ammonito l’UNIFIL di non oltrepassare il suo mandato, che per l’appunto è quello di evitare che nel sud del Libano siano presenti delle milizie armate.
Il riferimento dell’enunciato della risoluzione ONU 1701 del 2006 ma anche della 1559 del 2004 è evidentemente rivolto ad Hezbollah ma la realtà dei fatti sembra essere ben diversa.
Ipotizzare la mano di Hezbollah dietro la rivolta di Qabrika potrebbe essere un pericoloso segnale di avvertimento a tutto il contingente UNIFIL.
Alcuni militari, feriti leggermente, sono stato di fatto disarmati dalla folla e la situazione si è stabilizzata soltanto con l’arrivo delle forze armate libanesi.
L’episodio, il secondo in pochi giorni, non deve essere sottovaluto se messo in relazione con alcune dichiarazioni rese di recente dal numero due del Partito di Dio Naim Qassem.
Questi infatti avrebbe ammonito l’UNIFIL di non oltrepassare il suo mandato, che per l’appunto è quello di evitare che nel sud del Libano siano presenti delle milizie armate.
Il riferimento dell’enunciato della risoluzione ONU 1701 del 2006 ma anche della 1559 del 2004 è evidentemente rivolto ad Hezbollah ma la realtà dei fatti sembra essere ben diversa.
Ipotizzare la mano di Hezbollah dietro la rivolta di Qabrika potrebbe essere un pericoloso segnale di avvertimento a tutto il contingente UNIFIL.
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