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Berlusconi ai giovani: «Non mollo, state tranquilli»

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State tranquilli, ragazzi. Finché ci sono io, state tranquilli. Non ho mai pensato di mollare: continuerò ora e per sempre».
E’ mattina presto a palazzo Grazioli, residenza romana di Silvio Berlusconi, dove il premier è rientrato a tarda ora da Berlino, breve viaggio per
commemorare il ventennale della caduta del muro. Ad attenderlo a c’è il tema caldo della giustizia: la richiesta di arresto per il sottosegretario Nicola Cosentino e il difficile faccia a faccia con Gianfranco Fini, in agenda per le 9.30 a Montecitorio.
Prima però un piacevole fuori programma: ad attenderlo all’uscita di casa in piazza Grazioli, decine di giovani dei Club della libertà creati da Mario
Valducci, che ne e’ presidente.
Hanno organizzato questa rimpatriata nel giro di poche ore: la definiscono una “manifestazione di solidarietà per il Presidente”, in un momento “difficile” per lui e il Governo.
Mentre aspettano si vestono dei colori del Pdl: hanno con sé magliette, felpe e bandiere. Sui tessuti campeggiano le scritte “Club della liberta” e “Meno male che Silvio c’è”. Sulla bandiera, il simbolo del Pdl.
Sono qui da oltre un’ora quando, poco dopo le 9, Berlusconi esce da palazzo Grazioli a piedi per la loro gioia: abbracci, cori, foto ricordo. «Siamo con lei presidente – assicurano – se ce lo chiede siamo pronti a manifestare». Lui sorride, si dice «contento» della sorpresa e li tranquillizza: «Non ho mai pensato
di mollare, io vado avanti, il Governo va avanti, il mio impegno è al massimo, faremo le riforme». Ai ragazzi non pare vero di poter stare accanto al Presidente, non vorrebbero mollarlo più ma… «Scusate, devo andare, ho un incontro con Fini. Ma vi prometto che presto ce ne andiamo tutti a mangiare una pizza».

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