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All’epoca di Epifani a quattro stelle e Tonino sessantottino

Fini salta l’appuntamento aennino dell’Atreju e mostra una strategia politica sempre più folkloristica. Dietro lo scudo della carica istituzionale preferisce predicare dal palco verde del Pd Party, che con la Lega ha in comune solo il colore, piuttosto che rispettate quel credo politico che oggi è sostituito da redenzione senile. A un anno dai continui attacchi contro il comunismo, Bertinotti e il movimento leninista hanno oramai in comune solo un sigaro inumidito, vizio da cartolina di un Che guevara sbiadito. Anche i sindacalisti. come la torta della nonna, non sono più quelli di una volta. E’ in auge un Epifani nuova scuola che come comparsa appoggia le lotte dei lavoratori e poi sceglie di dormire in alberghi a quattro stelle, con conti da più di 1000 euro. A chiudere un sipario tragicomico troviamo Tonino, l’agricoltore montanaro, il giustizialista cuor di leone, senza macchia e senza paura, quello che sfida Palazzo Chigi con lo spirito di un sessantottino e intasca sgravi fiscali con l’abilità di un imprenditore. A questo scenario dell’incoerenza dobbiamo dire grazie, perché ci dà la conferma e la forza di credere che la politica chiede ed esige un cambiamento, perché quando un giovane politicamente inesperto si accorge che oltre all’ideologia è morta anche la logica delle idee, è necessario ristabilire ordine nella confusione, per evitare che il futuro ci porti una situazione politica sempre meno polis e sempre un po’ più fantasy. Inutile cercare fusioni improbabili e salvifiche tra le ultime dichiarazioni Bersaniane sulla pacifica convivenza tra socialisti e populisti cattolici. Non ci riuscì la DC quando l’Italia era sorretta dalla patina brillante dello sviluppo economico, figuriamoci se è possibile oggi, con una chiesa sempre più scoperta, e lavoratori sempre più precari e una crisi della produzione che ha messo in ginocchio oltre il 10% della PMI. Il politico di oggi cerca nella redenzione dell’ideologia la soluzione al malcostume della politica, ma speriamo che il politico di domani vinca con la fiducia e la convinzione nella logica delle sue idee.

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