
Poi è stata la volta di Ciro Ferrara. Bianconero doc. L’inizio scintillante del napoletano ha illuso molti. L’apparente ottima campagna acquisti pure. Ma è arrivata una champions disastrosa e spaventosi cali anche in Italia. Col Milan e col Chievo la vecchia signora ha in pratica toccato il fondo. Ciro è sempre sulla graticola, sabato sera con la Roma non può fallire.
Già, la Roma. Allenata da quel Claudio Ranieri capace di prendersi tante rivincite in giallorosso. Dalla macerie del dopo Spalletti ha costruito un futuro solido. Ora la lupa convince, anche senza il suo gladiatore Totti.
La sfida di sabato, inutile ribadirlo, è stracolma di suggestioni e significati. L’ex manager del Chelsea potrebbe addirittura contribuire all’esonero del suo giovane successore sulla panchina più ambita d’Italia e dare sul campo una lezione alla società che non ha più creduto in lui. Dall’altra parte si vuole invece ripartire superando proprio lui, l’uomo del passato tornato sotto il cupolone. Spegnendo così ogni polemica e rimpianto.
E’ un antipasto di lusso, quindi, prima del piatto forte: l’atteso derby di domenica sera.
Stavolta Juve e Roma, com’è spesso accaduto in passato, non si giocano lo scudetto. Ma l’Europa e l’orgoglio. Buttali via…
Stavolta Juve e Roma, com’è spesso accaduto in passato, non si giocano lo scudetto. Ma l’Europa e l’orgoglio. Buttali via…