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Un fisico alla Phelps

L’estate prende piede e nell’attuale società ci imbattiamo sempre più spesso in uomini che si affannano per raggiungere un fisico perfetto da esibire sotto la tintarella. Diete ai limiti della sopravvivenza, palestra e centri estetici che si affollano di giorno in giorno. Colpa del modello-Phelps? Una straordinaria fisicità non è forse necessaria per eccellere nella società, fatto sta che per il mitico Phelps è stato decisivo per la carriera da nuotatore. Chi non ha sentito parlare dello ‘squalo di Baltimora’ che ha avuto l’ardire di vincere otto medaglie d’oro alle Olimpiadi di Pechino 2008, consacrandosi come il miglior olimpionico di tutti i tempi?
Michael Phelps nasce a Baltimora il 30 giugno del 1985. Faccia da buono, fisico da macchina, sembra costruito apposta per vincere. Un fenomeno, che ha fatto della vittoria la sua normalità. Ma quali sono gli ingredienti segreti che lo hanno reso una macchina invincibile ai limiti dell’umano? Di sicuro la costanza, la determinazione, quindi la fiducia, il coraggio, la volontà, l’impegno, ma con un fabbisogno quotidiano di 10.000 calorie indiscutibilmente determinante è il suo fisico. L’uomo delle acque per sostenere durissimi allenamenti giornalieri, cinque ore per sei volte la settimana, segue una dieta da dodicimila calorie al giorno, ovvero sei volte la quantità standard di un adulto maschio: per un fisico di 84 kg di peso e 1,93 di altezza non sembra però tanto esagerato. La sua struttura fisica in vasca sprigiona una potenza inarrestabile e a parità di bravura tecnica con qualsiasi avversario è il suo corpo ad imporsi.
Il  venticinquenne Phelps nel 2000 era già alle olimpiadi di Sidney e qualche mese dopo stabilì il suo primo record del mondo nei 200 metri stile farfalla. Ad Atene 2004 vinse ben 6 medaglie d’oro e 2 di bronzo. Ma ad uno come lui tutto ciò non basta. Michael è arrivato a 8 “ori” (nei 400 misti, 4X100 stile libero, 200 stile libero, 200 farfalla, 4X200 stile libero, 200 misti, 100 farfalla, 4X100 mista) tutti vinti stabilendo i relativi record mondiali, tranne nei 100 farfalla dove ha stabilito “solo” il record olimpico. L’atleta detentore complessivamente di 14 medaglie d’oro ha anche modestamente dichiarato: ‹‹Mangiare, dormire e nuotare, è tutto quello che so fare››. Sarà vero, ma con un fisico così è tutto più facile. Miei cari uomini, vogliamo andare in palestra?

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