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Ritorno al passato: ecco Bersani

“Il mio primo gesto da segretario sarà quello di occuparmi del lavoro e della precarietà, credo che abbiamo bisogno di riportare la politica ai fondamentali”.
A parlare è il nuovo segretario del Pd, eletto – secondo pronostico – nelle primarie di domenica con un considerevole vantaggio rispetto agli altri due contendenti.  “Si è creato un muro di gomma – ha affermato l’ex ministro – tra sistema politico, media e condizioni reali. Cercherò di abbattere questo muro”.
L’investitura è arrivata ieri sera, intorno alle 23, dal suo principale avversario. Ci ha pensato infatti Dario Franceschini, segretario uscente, a dare l’annuncio: “I dati usciranno più tardi e non saranno geograficamente omogenei, ma emerge con chiarezza che Bersani è il nuovo segretario. Gliene do atto. Gli ho già telefonato. La scelta è stata quella dei nostri elettori”.
E’ stato quindi un risultato netto, che ha tolto dall’imbarazzo di lodi e surrogati il Partito Democratico. Nessuna estenuante conta dei voti e forse si allontana anche lo spettro delle correnti. Forse.
Adesso quali saranno gli scenari?
Pierluigi Bersani punterà, come era auspicabile e come si evince dalle primissime dichiarazioni, ad un ritorno alla politica vera. E darà probabilmente un importante contributo al fine di favorire nuove forme di confronto tra maggioranza e opposizione. Riportando il suo partito in una dimensione più dignitosa e responsabile, dopo l’aggressivo antiberlusconismo del suo predecessore.
Sarà importante però capire se riuscirà a tenere compatto un partito abituato, su tanti temi, a dividersi e se poi avrà la forza e il giusto carisma – anche mediatico – per essere riconosciuto, fino in fondo, leader indiscusso dell’opposizione. Visti i precedenti,  non sarà certo un gioco da ragazzi.
Ultima considerazione: al nuovo segretario, a quanto pare, non dispiacciono le alleanze allargate. In un’Italia sempre più bipolare, per non dire bipartitica, l’azione di Bersani rischia di scoprirsi anacronistica e inefficace e di rivivere le stesse celebri difficoltà di un tale di nome Romano Prodi.
Di sicuro l’elezione di ieri sera comporta un ritorno al passato. Da comprendere se nella sua accezzione positiva o negativa. 
Comunque sia, uno sportivo in bocca a lupo al nuovo segretario del Pd.

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