Cominciamo da internet. Sul sito de Il Giornale, il 19 maggio poco dopo le 15, il titolo di apertura, accompagnato da due foto giganti – inequivocabilmente poste l’una accanto all’altra – del Cavaliere e dell’ormai noto imputato inglese, recita: “Caso Mills, magistrati contro il premier Berlusconi: ‘Una sentenza scandalosa’”. Tgcom, altro portale on line di area berlusconiana, fa addirittura meglio. E sempre il 19 maggio pubblica l’articolo intitolato: “Mills agì da falso testimone”. Sottotitolo: “Giudici: per dare impunità a Berlusconi”.
Passiamo alla televisione. Il Tg1, tradizionalmente filogovernativo, nell’edizione delle ore 20 dello stesso giorno non mischia le carte e dedica il servizio d’apertura alla notizia.
Altro esempio? Il televideo, stavolta di Mediaset, ha come news principale nelle stesse ore la vicenda giudiziaria che coinvolge il premier.
Nessun occultamento quindi. E nemmeno opinioni mascherate da fatti. Questi i vantaggi di chi, novello dittatore, è padrone e manipolatore dei media italiani. Vero Di Pietro e Franceschini?