Il governo, la crisi economica, l’Afghanistan, il Popolo della Libertà. Ce n’è per tutti gusti. Quello visto a Milano, in occasione della prima festa della Libertà, è un Silvio Berlusconi in gran forma.
La missione dei militari italiani: “Vergogna, vergogna, vergogna”. Per chi “brucia in piazza le sagome dei nostri soldati, che inneggia a meno sei… Non ci stiamo, è inaccettabile avere un’opposizione di questo tipo nel nostro paese”.
Immigrazione: “Quella della sinistra è una strategia subdola per farsi votare dagli immigrati”.
La crisi: “In questi giorni all’Onu e al G20 tutti hanno detto che il peggio della crisi è alle nostre spalle. Questo vale anche per il nostro paese anche se da noi abbiamo un’opposizione che fa il tifo per la crisi”. E rincara la dose: “La sinistra vuole rimettere l’Ici, vuole alzare dal 12 al 20-25% le tasse sulla rendita finanziaria, cioè sui soldi risparmiati con tanti sacrifici dagli italiani, e vuole mettere una tassa patrimoniale progressiva. Userebbero la scusa del debito pubblico che proprio loro hanno contribuito a creare. Ma finché noi saremo maggioranza in questo paese non glielo permetteremo”.
Il pragmatismo del governo: “La moralità non è non rubare, ci mancherebbe altro, la nostra moralità, la nuova moralità è rispettare gli impegni presi con gli elettori. Questo è il nostro impegno, questo è quello che facciamo nell’attività di governo”.
Poi tocca al Pdl: “Siamo il partito più forte, l’unico che può governare”.
“Noi siamo un grande partito – aggiunge il premier – con opinioni non univoche ma la ricchezza di opinioni è una ricchezza. Poi voteremo al nostro interno e tutti dovranno adeguarsi a questa decisione ma questo ovviamente non vale per i temi in cui c’è la libertà di coscienza perché a tutti è garantita la libertà di coscienza”.
Passato, presente e futuro: “Sono passati 15 anni da quando abbiamo parlato di un nuovo grande miracolo italiano e abbiamo creato il grande movimento esistito nel nostro paese. Siamo qui per governare il paese, siamo qui per creare un futuro di libertà, di democrazia. Il Pdl sarà protagonista della storia, di un lungo futuro”.
