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Pazzo campionato, amalo

Siamo sicuri che è l’Inter ad essere pazza? Una squadra, come ricorda il suo inno ufficiale, da amare nonostante la sua eterna follia?
La realtà dei fatti ci dice l’esatto contrario: i nerazzurri sono l’unica grande certezza di questa strana stagione. Continuano a vincere senza convincere, ma sono costanti, più che mai razionali. La loro superiorità tecnica e fisica resta intatta. Così come quella mentalità vincente che consente di imporsi dappertutto, anche senza incantare e brillare. Veri “ragionieri” del calcio del terzo millennio.
E tutto questo mentre intorno accade il caos: stelle che nascono e muoio, grandi promesse che un attimo dopo diventano delusioni e viceversa. Si sale e si scende senza alcuna logica. La domenica dopo smentisce quasi sempre quella precedente. E allora la Samp prima fa sognare e poi fischiare i propri tifosi, il Genoa si accende e si spegne in un batter d’occhio, il Parma sorprende e poi illude, poi torna di nuovo, ma cade a Milano. Il Milan, appunto: nemmeno da zona Uefa (oggi Europa Leage) prima della sosta di ottobre, oggi l’unica in grado di poter insediare i cugini in cima.
E’ un bel campionato quello 2009/2010. Per molti mediocre, ma sicuramente imprevedibile, grazie a un livellamento dei valori, soprattutto nella zona medio alta della classifica.
In testa, come premesso, resta l’Inter. L’unica a non impazzire e a proseguire un cammino trionfale iniziato 3 anni fa. Un’avanzata che non subisce battute d’arresto.  Sette punti sulle seconde e nove sui rossoneri fanno stare tranquillo e rilassato anche l’eccentrico e vulcanico Mou.
Ma attenzione: la follia a volte è contagiosa e anche i super campioni potrebbero subire prima o poi l’incantesimo di questa pazza Serie A.

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