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Addio Alda, grande poetessa italiana

E’ morta ieri pomeriggio, alle 17 e 30, all’ospedale San Paolo di Milano, la poetessa Ada Merini. Aveva 78 anni. Era ricoverata nel reparto di Oncologia del nosocomio milanese, che ha diffuso una nota: “Il suo atteggiamento e la sua sensibilità  hanno lasciato un profondo ricordo negli operatori sanitari del reparto di cura di Oncologia e cure palliative al quale si è rivolta nella consapevolezza di un supporto al disagio fisico e psicologico che la malattia le ha riservato nell’ultimo periodo della sua esistenza”.
Cordoglio da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:  “Viene meno – si legge nel suo messaggio –  una ispirata e limpida voce poetica”.
“Alda Merini – ha affermato il Sindaco Letizia Moratti – è l’esempio di una donna profondamente radicata a Milano, al suo quartiere, alla sua via, alla sua casa che ha saputo dare con la sua arte una testimonianza universale della vita di oggi e delle sue contraddizioni. Ricordo con commozione quando Alda la scorsa estate mi regalò una sua poesia, dolcissimi versi che tengo incorniciati nel mio ufficio a Palazzo Marino e testimoniano la sua grande sensibilità e la sua passione. Come tutta la sua opera, riflessioni poetiche di una donna di cultura che ha onorato e amato fino all’ultimo la sua Milano, impegno per il quale nel dicembre del 2002 ha ricevuto la Medaglia d’Oro di Benemerenza Civica”.
Il portavoce del premier Paolo Bonaiuti: “Con Alda Merini scompare una delle voci più alte della poesia contemporanea italiana. I suoi versi tormentati, talvolta fuori dalle righe, mai scontati, sempre limpidi e preziosi restano un dono per i giovani che abbiano desiderio di avvicinarsi alla poesia”.
Il ricordo di Maurizio Costanzo: “I distratti sappiano che è morto un grande poeta”.  “Sono molto dispiaciuto –  ha aggiunto – mi aveva regalato la sua amicizia e la presenza molte volte in trasmissione. Non sono riuscito a farle avere il Nobel della letteratura e per questo chiedo scusa e mi fa una grande tenerezza. Anche chi è distratto è bene che sappia che è scomparso un grande poeta. Ho un ricordo di grande fascino ed ho nella memoria il modo in cui diceva le sue poesia”.
Alda Merini è nata a Milano il 21 marzo 1931. Ha esordito giovanissima, a soli sedici anni, sotto l’attenta guida di Angelo Romanò e Giacinto Spagnoletti. La sua prima raccolta di poesie, La presenza di Orfeo, uscita da Schwarz nel 1953 con una presentazione di Spagnoletti, ebbe un grande successo di critica.
Si sono occupati di lei, fra gli altri, Oreste Macrì, David Maria Turoldo, Salvatore Quasimodo, Pier Paolo Pasolini, Carlo Batocchi, Maria Corti, Giovanni Raboni.
Successivamente furono pubblicati: Paura di Dio (Scheiwiller 1955), Nozze romane (Schwarz 1955), Tu sei Pietro (Scheiwiller 1962). Le quattro raccolte di versi sono state riunite con il titolo La presenza di Orfeo da Secheiwiller nel 1993.
Dopo vent’anni di silenzio, dovuto alla malattia, sono apparse: La Terra Santa (Scheiwiller 1984), Testamento (Crocetti 1988), per Einaudi Vuoto d’amore (1991), Ballate non pagate (1995), Fiore di poesia (1951-1997) (1998), Superba è la notte (2000), Più bella della poesia è stata la mia vita (2003 con videocassetta), Clinica dell’abbandono (2004), per Frassinelli L’anima innamorata (2000), Corpo d’amore, Un incontro con Gesù (2001), Magnificat. Un incontro con Maria (2002), La carne degli Angeli (2003).
Nel 1996 Scheiwiller ha raccolto alcune plaquette ne La Terra Santa: Destinati a morire (1980), La Terra Santa (1983), Le satire della Ripa (1983), Le rime impetuose (1983), Fogli bianchi (1987).
Con L’altra verità. Diario di una diversa (prima edizione Scheiwiller 1986, nuova edizione Rizzoli 1997) inizia la sua produzione in prosa, a cui sono seguiti Delirio amoroso (il Melangolo 1989 e 1993), Il tormento delle figure (il Melangolo 1990), Le parole di Alda Merini (Stampa alternativa 1991), La pazza della porta accanto (Bompiani 1995, Premio Latina 1995, finalista Premio Rapallo 1996), La vita facile (Bompiani 1996), Lettere a un racconto. Prose lunghe e brevi (Rizzoli 1998) e Il ladro Giuseppe. Racconti degli anni Sessanta (Scheiwiller 1999).
Vi si aggiungono Aforismi e magie (Rizzoli 1999, BUR 2003), raccolta di aforismi, e l’antologia di poesie Folle, folle, folle d’amore per te. Poesie per giovani innamorati. (Salani 2002).
Nel 1993 ha ricevuto il Premio Librex-Guggenheim “Eugenio Montale” per la Poesia, nel 1996 il Premio Viareggio, nel 1997 il Premio Procida-Elsa Morante e nel 1999 il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Settore Poesia (biografia tratta dal sito ufficiale www.aldamerini.com).

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